| 1 NOVEMBRE 2019 | TUSCANIA – Con Antico Presente scopriamo il borgo e la “casa dei simboli” di Bonaria Manca

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E’ uno dei più bei paesaggi della Tuscia, quello che si gode dalle mura medievali di Tuscania, città d’arte della provincia di Viterbo, circondata da una dolce campagna, per gran parte protetta come riserva naturale.

La conoscenza del suo passato inizia per le strade del bellissimo centro storico dove, seguendo una consuetudine tipica dell’800, i sarcofagi degli etruschi abitanti di Tuscania ritrovati nelle più importanti tombe sono stati utilizzati come arredi urbani ma anche in chiese ed edifici storici.

L’antica strada consolare romana, conosciuta con il nome di via Clodia, è ancora visibile con i suoi basoli. Il suo tracciato unisce le maggiori testimonianze storiche ed artistiche delle quali, nei secoli, la città si è arricchita e che hanno contribuito a rendere il suo centro storico, un luogo unico, ricco di scorci e dettagli preziosi. Oggi, il cuore più antico della città è ancora protetto da mura perimetrali, caratterizzato dalle molteplici torri, decorato dalle belle fontane e sapientemente ricostruito dopo il terremoto del 1971.

Nessun altro luogo come le due chiese di S. Maria Maggiore e S. Pietro riescono a dare così grandi emozioni: Il tempo qui sembra essersi fermato sulle loro linee architettoniche, sulle facciate finemente decorate e sui muri di tufo rosso logorati dal tempo.

Due grandi monumenti sfuggiti alle invasioni e al violento terremoto che, insieme al bellissimo centro storico, conservano il glorioso passato di una potente città etrusca e romana divenuta un’importante diocesi e città medioevale, con interessanti palazzi nobiliari del ‘500 e monumentali fontane barocche.

La nostra visita però non riguarderà solo il passato della città, ma includerà una testimonianza eccezionale di una cittadina adottiva che ha realizzato la casa dei simboli”.

Quella di Bonaria Manca infatti, è una storia di dolore ma anche di liberazione; un percorso di vita che a un certo punto si sublima in arte, quest’ultima intesa come dimensione in cui essere se stessi, guarire, rigenerarsi, tramutare le ferite in bellezza. Il luogo in cui sono custodite le sue creazioni è la sua casa a Tuscania, che visiteremo con la guida della nipote, una sorta di tempio in cui l’immaginazione di Bonaria ha dato vita a visioni, ricordi ed emozioni, attraverso mosaici e pitture che negli anni hanno trasformato il suo casolare di campagna in museo.

Corteggiata dai critici che la paragonano al celebre pittore bielorusso, Bonaria Manca realizza figure sospese tra realtà e fantasia. La sua storia, che parte dai pascoli della Sardegna, arriva nelle gallerie di mezzo mondo. Bonaria Manca, pastora e pittrice, classe 1925, il suo piccolo grande mondo lo ha raccontato a colori su ogni angolo delle pareti della sua casa di Tuscania.

È diventata ambasciatrice dell’Unesco. Scene di vita contadina, il mare, le lavandaie al fiume. E ancora animali, personaggi religiosi e surreali figure al confine tra realtà e fantasia. Entrare nella casa di Bonaria Manca significa fare un viaggio che inizia dall’infanzia fino ad arrivare a Tuscania dove oggi vive. Una pittura quasi febbrile la sua, una sorta di antidoto per placare il ribollire dell’anima, per allontanare paure e solitudini ma anche per celebrare la vita in un tripudio di colori.

Un’artista autodidatta, su cui ha messo gli occhi da tempo Vittorio Sgarbi, che ha visitato la sua dimora e che ha voluto esporre le opere dell’artista in una mostra curata da lui stesso a Gualdo Tadino (PG); una pittrice corteggiata da critici di tutto il mondo, definita da Jean Maria Drot, regista, direttore di Villa Medici, “mistica cugina imprevista di Marc Chagall”.

Durata 4 ore inclusi gli spostamenti in auto per arrivare alla casa museo di Bonaria. A cura di Antico Presente.
La visita guidata sarà condotta da Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata

Appuntamento
Venerdì 1 novembre  2019 ore 9.30 fuori la Chiesa di San Pietro, in strada provinciale 12. Si può parcheggiare esternamente alla chiesa oppure più in basso vicino ai resti dell’antica via Clodia (vicino al Chichi’s RistoBistrot). Per il luogo preciso CLICCA QUI

Condizioni
Minimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria.

Costo
Quota di partecipazione € 10,00 che include la polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000.  Alle ore 12.15 visiteremo la Casa dei Simboli di Bonaria Manca. Costo di ingresso € 10,00 per gruppi fino a 20 persone e €7,00 per gruppi superiori alle 20 persone. Si può partecipare anche alla sola visita del borgo o alla sola visita della Casa dei Simboli o a entrambe.

Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it   www.anticopresente.it

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