Sabato 11 febbraio, sarà una giornata dedicata alla scoperta dell’affascinante Agro Falisco, che continua il ciclo dedicato da Anna Rita Properzi guida Turistica e ambientale escursionistica, alle grandi famiglie che hanno dominato la Tuscia.
Potrete visitare alcuni dei luoghi più significativi del territorio Falisco facendo tappa a Castel Sant’Elia con la splendida Basilica di Sant’Elia, uno dei capolavori dell’architettura romanica e dei maestri cosmati.
Dopo la visita della Basilica di Sant’Elia la seconda tappa sarà nella vicina Civita Castellana l’antica Faleri, città dei Falisci, distrutta nel 241 a.c. dai Romani dove si potrà ammirare la Cattedrale dedicata a Santa Maria Maggiore capolavoro dei maestri marmorari e cosmati con il portico decorato in tessere di mosaico e a seguire il Museo Nazionale dell’Agro Falisco ospitato all’interno del Forte Sangallo fatto realizzare dalla famiglia Borgia
Il Duomo eretto nel XII secolo fu successivamente modificato nel 1700. Un bellissimo portico su colonne architravate con grande arco mediano adorna mirabilmente il prospetto del tempio, le cui decorazioni a mosaico del 1210 costituiscono una delle più grandiose opere dei marmorari romani Jacopo di Lorenzo e del figlio Cosma.
Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco è ospitato nella Rocca Borgia, magnifica fortezza a pianta pentagonale, conosciuta anche come Forte Sangallo, dal nome della famiglia Sangallo, a cui appartenevano gli architetti esperti di strutture militari che lo realizzarono come Giuliano da Sangallo ed in ultima fase Antonio da Sangallo il giovane . La costruzione fu commissionata da papa Alessandro VI Borgia nel 1499 nel contesto di un vasto programma di rafforzamento di tutte le fortificazioni appartenute alla famiglia. Alla morte di Alessandro VI l’edificio passò al Papato, e, grazie all’opera di Antonio da Sangallo il Giovane, sotto il pontificato di Papa Giulio II (1503-1513) venne concluso con l’aggiunta del grandioso maschio ottagonale. Il Forte venne infine abbellito da Leone X, Pio IV e Paolo III Farnese.
Il territorio è attraversato dalla via Amerina un antico tracciato viario, che ebbe importanti funzioni militari, oggi ne rimangono imponenti resti. La storia della strada comincia dopo la guerra romano – falisca e la conquista di Nepi, Sutri e Faleri (Veteres) l’odierna Civita Castellana, così chiamata per distinguerla dalla romana Faleri Novi.
La via Amerina fu costruita pavimentando tutto il percorso con un basolato di selce basaltica o di trachite e unendo percorsi locali ancora più antichi. La distanza totale da Roma ad Ameria era di 56 miglia come ci riferisce Cicerone nell’Orazione Pro Sexto Roscio Amerino (ca. 80 a.C.) e come indicato anche nell’antica Tavola Peutingeriana.
ESCURSIONE A CURA DI: Anna Rita Properzi, Guida Turistica abilitata dalla Regione Lazio e Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel Registro Italiano AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) con polizza assicurativa RCT attiva.
PRENOTAZIONI E INFO: tramite il sito www.annaritaproperzi.it oppure tramite whatsapp 333 4912669, canale telegram https://t.me/lepasseggiatediannarita, o mail annaritaproperzi@gmail.com
APPUNTAMENTO: sabato 11 febbraio, ore 9.45 presso la Basilica di Sant’Elia a Castel Sant’Elia, Via Sant’ Elia. A seguire spostamento in auto fino a Civita Castellana. Prenotazione necessaria senza necessità di pagamento anticipato. Al momento della prenotazione vi verrà fornita la posizione Google del luogo incontro.
ABBIGLIAMENTO: capi e scarpe comode per la camminata urbana
PRANZO: libero, a Civita Castellana ci sono molti ristoranti
COSTO: 15 € (che include visita guidata e ingresso a pagamento alla basilica di Sant’Elia 5€; l’ingresso sarà ridotto a 2.50€ per ragazzi dai 18 ai 25 anni, over 65, o se saremo un gruppo d 15 persone); Museo dell’Agro Falisco ingresso gratuito
COSA VEDREMO: Basilica di Sant’Elia a Castel Sant’Elia; Duomo di Civita Castellana e Museo dell’Agro Falisco nel Forte Sangallo.
DURATA della visita: 3h circa dalle 9.45 alle 13