Magnifica escursione in una tra le più importanti evidenze archeologiche del Lazio, che permette di percorrere una parte della via Amerina, notevole asse di comunicazione che collegava Roma all’Umbria.
Il sentiero ricalca, in un percorso dal fascino indiscusso, l’antico tracciato che sarà scandito da tre importanti tappe: un Ponte Romano, la necropoli di Cavo degli Zucchi (dove è possibile camminare sui basoli dell’antica via Amerina) fino ad arrivare alle rovine della città romana di Falerii Novi, passando per l’abbazia cistercense di Santa Maria in Falleri.
Il perno di questo sentiero di straordinaria bellezza è il complesso del Cavo degli Zucchi: la grande tagliata sulla Via Amerina dove si conserva ottimamente un lungo tratto dell’antico basolato romano, completo in tutte le sue parti.
Un vero e proprio cammino sulla storia, in questo caso raccontata direttamente da quanti hanno voluto, in maniera indelebile rimanere qui per sempre.
La località è infatti caratterizzata dalla presenza, lungo le pareti della stessa via, di quasi 200 tombe, di diverso tipo che accolgono, le une accanto alle altre, sepolture sia ad incinerazione che a inumazione, a testimonianza della funzione dell’ asse viario nei secoli, capace di assorbire e mantenere le memorie storiche dagli abitati più antichi, i Falisci, all’età medioevale.
Attraverseremo antichi ponti diruti ed altri miracolosamente ancora eretti, su profonde gole, dopo millenni, tombe con tracce di antiche pitture, dei piccoli colombari a cielo aperto e la valle dei principi con monumentali sepolture a portico (tombe della Regina) con fregi identificativi delle ricche famiglie proprietarie e dai ricchi particolari architettonici, fino ad arrivare, dopo un facile guado, all’insediamento romano di Falerii Novi, nata in seguito alla distruzione di Falerii (detta Veteres per distinguerla) situata dove nel medioevo sorse l’attuale centro storico di Civita Castellana. Distrutta la capitale Falerii, ai sopravvissuti venne concesso di abitare in una terra fertile ma pianeggiante, cinta di alte mura lunghe più di 2 km con circa 80 torri e 7 porte, ma pur sempre espugnabile. La posizione pianeggiante della città romana, infatti, facilitò nei secoli i saccheggi e le incursioni ed una volta abbandonata venne scelta dopo il 1000 da una colonia di monaci cistercensi, che riutilizzando parti delle strutture sopravvissute, edificarono l’abbazia di Santa Maria in Falleri.
Attraversando la famosa Porta di Giove si riparte per il rientro che, tranne per piccoli varianti è sulla via dell’andata.
L’uscita può essere prolungata con la visita del Forte Sangallo, ovvero la residenza dei Borgia, che oggi ospita il Museo Archeologico dell’Agro Falisco a Civita Castellana dove sono esposti migliaia di reperti tra sarcofagi, statue, corredi funebri , ceramiche, monili, gioielli e la famosa biga rivestita in bronzo. Durata 3 ore
Appuntamento
Domenica 12 marzo ore 9.30 a Faleri Novi (VT) in via Faleri Novi presso la Chiesa di S. Maria di Faleri.
Condizioni
Minimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria
Costo
Per i soci 5,00€ (il costo della tessera per il 2017 è di 10,00 euro)
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339 5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
Per i nuovi soci si prega di compilare la scheda di ammissione e inviarla a info@anticopresente.it o di portarla stampata il giorno della visita guidata.