Sullo specchio d’acqua del lago di Bolsena si affaccia il piccolo borgo di Marta: conosciuto come il borgo dei pescatori. Un villaggio pittoresco, con casette colorate adagiate direttamente sul lago e una veduta panoramica sulle vicine isolette di Martana e Bisentina e sul promontorio della vicina località di Capodimonte.
Tra le sue bellezze, oltre al lungolago e al borgo di pescatori, (dove ancora vivono coloro che si occupano di pesca, principale attività di questo borgo), vi è una parte interna, medioevale, nota soprattutto per la sua famosa torre, detta “Torre dell’Orologio”.
Visiteremo il piccolo borgo caratterizzato dalle tipiche case in tufo, viuzze, scalette e scorci panoramici oltre ad antichissime tradizioni e origini, per salire poi all’interno di questa Torre, simbolo di questa cittadina, dove, dai suoi 21 metri di altezza è possibile godere di una splendida vista del lago. Questa fu costruita nel XII secolo e svolgeva la funzione di bastione per la difesa del territorio.
Il luogo è ideale, contenendo oggetti della tradizione, per scoprire la storia del territorio, tra aneddoti, leggende, tradizioni e fantasmi, arrivando infine in alto per ammirare lo spettacolare panorama.
Al termine della visita del borgo ci sposteremo in uno degli edifici più singolari, significativi ed oggi più belli della storia di Marta: si tratta della “Cannara”, un complesso unico nel suo genere, realizzato per catturare vivo il pesce in transito tra lago e mare, in particolare le anguille.
Sorge proprio sopra un piccolo salto del fiume, dove l’acqua veniva fatta scorrere attraverso grate fatte di canne (e da qui il nome), per poi essere conservate vive all’interno di vasche costruite nel letto del fiume, ricavandone notevoli proventi.
Gli attuali proprietari hanno risistemato l’antico edificio in maniera eccellente mantenendone le parti che più lo caratterizzavano, creando però intorno un meraviglioso giardino, con un perfetto connubio tra terra, acqua, piante e fiori che arrivano da tutto il mondo, scelti e distribuiti in armonia tra loro ed in rapporto con l’ambiente. Termineremo e ci saluteremo nel giardino sul fiume con un panoramico aperitivo.
Le origini del paese si perdono nella notte dei tempi e sono avvolte dalla leggenda in un susseguirsi di ipotesi che passano dal pronipote di Noè, ai fenici , al re etrusco di Porsenna fino ai Romani.
Il territorio di Marta rivestì una notevole importanza nel periodo etrusco, perché si trovava a capo della valle dell’omonimo fiume che fin dai tempi più antichi, favorì il collegamento tra il lago di Bolsena e la costa Tirrenica, in un vitale itinerario, lungo il quale scorrevano persone, merci e ideali, tra il territorio di Volsinii, attraversando il territorio di Tuscania fino ad arrivare la grande città/stato di Tarquinia.
Verrà a lungo contesa tra Impero e Papato, e si trovò spesso a fronteggiare distruzioni e conquiste.
Entrerà a far parte del Ducato di Castro sotto il governo dei Farnese ed a ricordo di questa dominazione restano diverse vestigia monumentali quali il santuario dedicato alla “Madonna del Monte, luogo sacro ed importante per i martani, che rappresenta il fulcro della tradizionale e famosa festa della “Barabbata”. Di origini probabilmente legate a culti pagani, è stata convertita in un insieme di rituali nati e modificati nel corso dei secoli, in una particolare e interessantissima occasione per conoscere l’antropologia e le origini del territorio.
Fa parte del patrimonio immateriale del luogo ed anche se è visibile nei soli giorni dei festeggiamenti, è parte integrante ed alla base dell’ identità del luogo.
Appuntamento
Sabato 14 aprile 2018 ore 15.00 a Marta (VT) in piazza Umberto I
Condizioni
Minimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria.
Contributo
Per i soci € 6,00, (il costo della tessera annuale è di € 10,00). Ingresso alla Cannara ed aperitivo € 5,00
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339 5718135 – info@anticopresente.it – www.anticopresente.it