L’evento prende ispirazione da un incontro significativo ideato dalla Consulta per il Sociale di Pitigliano, guidata da Francesco Orsini, che ha celebrato i 100 anni della nascita di Alberto Manzi proprio nel comune toscano in cui fu sindaco. Le associazioni di volontariato di Pitigliano hanno immaginato questa iniziativa come un dono ad Alberto Manzi, un modo per rendere il giusto tributo al suo impegno e offrire a tutti l’opportunità di conoscere meglio l’uomo che ha rivoluzionato la storia dell’educazione.
Ora il Teatro Boni di Acquapendente raccoglie il testimone, trasformando quell’idea in una proposta teatrale con l’auspicio che possa diffondersi nei teatri e nelle piazze d’Italia. È questa l’ambizione della Consulta e degli organizzatori del Boni: che il messaggio universale di Alberto Manzi continui a viaggiare come un dono per far conoscere il valore della sua visione. Sul palco, Silvia Mobili, giornalista di Radio Capital, nota al pubblico per il suo stile brillante e coinvolgente ed Emilio Celata, attore simbolo del Teatro Boni che ha stretto un forte legame con Acquapendente attraverso numerosi spettacoli di successo e laboratori teatrali scolastici ed extrascolastici.
Alberto Manzi (1924-1997), attraverso la sua celebre trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi” messa in onda tra il 1960 e il 1968, ha insegnato a milioni di italiani a leggere e scrivere. Ma il suo insegnamento non si fermava alle parole: era un’educazione al pensiero, alla libertà, alla dignità. Con creatività e umanità, Manzi ha trasformato la scuola in uno spazio aperto, dove imparare significava anche crescere come individui e come cittadini. È questa eredità che l’evento vuole celebrare: un Maestro che ha reso l’istruzione un atto di emancipazione e speranza. “Non è mai troppo Manzi” è un’occasione imperdibile per riflettere sul valore dell’educazione e sul potere della cultura come dono collettivo.