L’attuale abitato di Oriolo Romano, affiancato dall’antica Via Clodia, conserva un passato e origini a dir poco incredibili, quasi invisibile all’occhio del visitatore disattento e custodito in una sorta di gelosia inconscia da parte di quegli abitanti che ancora oggi ne respirano l’anima.
La realizzazione del Palazzo e la fondazione del borgo nel territorio di Oriolo, allora incolto e spopolato, risale alla metà del XVI e si deve a Giorgio III Santacroce, che, per formazione culturale vicino agli ideali umanistici, vuole la realizzazione di ciò che oggi rappresenta un raro modello di impianto urbanistico “a misura d’uomo” con il sapiente rapporto tra spazi e volumi, che segue anche la norma leonardesca. L’impostazione dell’intero complesso rispecchia la progettazione rinascimentale della città ideale: l’orientamento dell’impianto, i rapporti dimensionali degli edifici in base alla scala gerarchica dei coloni e del signore che vi abitava ecc .
Nella seconda fase della pianificazione e sviluppo urbanistico, gli Altieri incaricano gli architetti Giuseppe Barbieri e Carlo Fontana di dare lustro al centro da poco acquistato dagli Orsini. Allo schema urbanistico tardo rinascimentale del Santacroce viene inserito uno di tipo manieristico che integra nuovi assi che scaturiscono da due triangoli scontrati con vertice e centro la piazza. Il primo triangolo prevede i viali delle Olmate con vertici la Chiesa e convento sant’Antonio da Padova e Piazza Siena (Carlo Fontana); il secondo triangolo interessa il borgo con la chiesa di S. Rocco e la via Clodia. Lo schema urbanistico così modificato assume la forma definitiva della costellazione di Orione.
Ed è proprio seguendo le linee della costellazione che noi ci muoveremo tra i borghi di Oriolo Romano e Montevirginio. Toccheremo le stelle della costellazione che per noi sono le chiese: la chiesa e convento sant’Antonio da Padova, San Rocco, San Egidio per arrivare Santo Eremo di Montevirginio.
Ripercorreremo la strada che portava i fedeli, gli operai e le maestranze al Santo Eremo di Montevirginio (1668), ma anche un cammino verso un luogo considerato Sacro, già in epoca etrusca, nel segno di una ritrovata spiritualità. Un percorso lento lungo le pendici del Monte Sassano (o Monte Calvario), tra ampie zone boschive, piccoli agglomerati di abitazioni e l’austero profilo del Convento dei Padri Carmelitani, ben posizionato all’interno di un naturale scenario verde e parte di un ambizioso progetto definito un tempo “Sacro Deserto”.
Un modo per riscoprire una parte di territorio così tanto familiare a chi ci vive, eppure a tratti sconosciuto o dimenticato
Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
e MGiulia Catemario Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
Dati tecnici
Lunghezza: 10 km
Dislivello; 125 m
Difficoltà: facile
Durata: 5 ore compresa la pausa pranzo
Appuntamento
Domenica 15 gennaio 2023 ore 10:00 a Oriolo Romano di fronte a Palazzo Altieri. Per il luogo preciso CLICCA QUI.
Equipaggiamento
Abbigliamento sportivo, scarpe da trekking, acqua, cappello e pranzo al sacco.
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
Quota di partecipazione
€15,00 comprensiva di polizza professionale RC attiva
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
Escursione a cura di Antico Presente
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