Secondo appuntamento domenica 15 maggio (ore 10) a Tuscania, in provincia di Viterbo, con le cine-passeggiate, inserite nell’ambito dell’iniziativa “Anno del Cinema: Viterbo città del mare, Tuscia terra di Orson Welles, Pasolini, Fellini”, promosso dal quotidiano online Tusciaweb, Università della Tuscia e Tuscia Film Fest, con il patrocinio del Comune di Viterbo e la collaborazione di Antonello Ricci e della Banda del Racconto.
Saranno proprio questi ultimi a portare i partecipanti sulle tracce di Pasolini, che nella cittadina laziale girò alcune indimenticabili scene del film “Uccellacci e uccellini”. L’appuntamento è davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore e l’itinerario prevede l’ascensione fino alla chiesa di San Pietro, che come la prima rappresenta un vero e proprio gioiello dello stile romanico.
Verranno ricordate le sce ne girate a Tuscania e fare da sfondo ci saranno le letture di Michela Benedetti, Olindo Cicchetti e Sara Grimaldi e le percussioni di Roberto Pecci. Partecipa Piero Benedetti. Racconta e introduce Antonello Ricci: il biglietto consiste nell’acquisto del libro curato dallo stesso Ricci “Viterbo città del mare”. In caso di condizioni metereologiche avverse la narrazione si svolgerà negli splendidi interni della chiesa di San Pietro: navata, ambone, cripta.
Così Antonello Ricci: “Nel 1965 Pasolini fa set a Tuscania e sistema ‘le svolte erranti del Marta’, la sua ‘profonda ferita’, ‘il nenfro giallo e rossastro’ come un fondale dipinto, alle spalle di frate Ciccillo che converte i falchi, in Uccellacci e uccellini. Indimenticabili, Totò e Ninetto Davoli, nell’apologo narrato in forma di fioretto medievale dal Corvo, episodio incassato al centro della vicenda come vero e proprio film nel film”.
Il titolo del ciclo di passeggiate è semplice: Viterbo dista dal Mar Tirreno circa 50 chilometri, ma Orson Welles in “Otello” e Fellini ne “I Vitelloni” fanno della città dei Papi un posto di mare. Il regista statunitense lo usa come sfondo per la loggia di Palazzo dei Papi, mentre il maestro di Rimini come sbocco di Corso Italia. E quindi, secondo gli ideatori, se lo hanno decretato due giganti del cinema, l’immagine diventa reale e va valorizzata.
Dopo l’incontro a Viterbo sui luoghi di Orson Welles, tocca ora a Tuscania. Dopo gli Etruschi nel 2015, quindi, sarà la settima arte il brand su cui puntare nel 2016 per proiettare Viterbo e la Tuscia nei grandi circuiti turistici, per costruirci attorno una narrazione e valorizzare luoghi ancora poco conosciuti.
Eppure, sono stati scelti dai maestri del cinema italiano e non solo. Sponsor dell’iniziativa Unindustria Vi terbo, Ance – Associazione nazionale costruttori edili Viterbo, Enerpetroli bluègas, Saggini Costruzioni, Studio Legale Pistilli-Reho & associati. Sponsor tecnico Febbre a 90 comunicazione.