Da quando nel X secolo l’arcivescovo Sigerico parti da Canterbury per Roma e nel suo viaggio di ritorno elenca, nel suo diario, le 80 tappe del suo viaggio su quella che poi fu chiamata la via Francigena, molti secoli sono passati così come milioni di pellegrini la hanno attraversata.
L’appellativo di Francigena deriva dall’essere una via di collegamento verso l’oltralpe. I pellegrini arrivavano dalla Francia, dalla via Tolosana che portava a Santiago di Compostela e dal Nord Europa. La Francigena si posizionava centralmente nel traffico delle tre peregrinationes maiores: Roma, Santiago, Gerusalemme
Anche noi ci ripromettiamo di percorrerne alcuni tratti anzi delle “tappe” scegliendo nel percorso laziale, quelle più belle e suggestive. Iniziamo dai “I Valloni della via Francigena” diventati Monumenti Naturali da un decreto della Regione Lazio nel novembre 2017, che collegano Capranica a Sutri.
La fitta rete di strade che costituiscono quella che viene definita “via Francigena” non sono sempre le migliori o le più belle, a volte sono asfaltate e pericolose.
Non è questo il caso. La Capranica-Sutri è una tratta perfetta e straordinaria: sentierini nascosti, forre, ruscelli, ponti, cascate, necropoli fino ad arrivare al magnifico anfiteatro di Sutri, la città di Orlando.
Infatti, è proprio alla leggenda di Orlando che si fa risalire il nome del torrente Rotoli, che scorre vicino al torrente di Santa Barbara o di Tinozzà che ci accompagna per tutto il nostro percorso nella stretta gola che percorreremo. Il bellissimo sentiero è coperto dagli alberi e passa e ripassa più volte tramite ponti di legno sul ruscello, fino a uscire ad una radura che porta, sempre costeggiando il ruscello, nella valle di Sutri.
Nel fondovalle troviamo una ricca vegetazione igrofila composta da alberi come il salice, il pioppo, la farnia; lungo i versanti ci sono boschi misti di cerro, roverella, carpino, sulle sommità ci sono formazioni sempreverdi di sugheri e lecci.
Tutto l’ambiente è stato forgiato dal complesso vulcanico vicano, costituito da rilievi collinari interrotti da gole boschive percorse da corsi d’acqua e da paesi arroccati su speroni tufacei. La morfologia di tutta l’area è caratterizzata dai depositi del vulcano in un paesaggio inciso in più punti da numerosi corsi d’acqua, che formano valli dai ripidi versanti e dal fondo stretto, a testimonianza del processo erosivo ancora in atto.
Al termine del sentiero ci aspetterà lo spettacolo più bello: lo splendido Parco Regionale dell’antichissima città di Sutri, una delle più piccole realtà del sistema regionale delle Aree Protette del Lazio, caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici ed ambientali.
L’antichissima città di Sutri che ricorda incontri storici tra impero e papato e ancor prima tra etruschi e romani, presenta un caratteristico centro storico di assetto medioevale arroccato su un alto sperone di tufo rosso. Noi ne visiteremo la parte più antica, ripercorrendo a valle l’importante via romana Cassia. La stessa arteria fu denominata Francigena nel Medioevo per essere stato asse viario dei pellegrini alla volta di Roma e della Terra Santa, che vedevano in Sutri un’importante meta prima di giungere alla Città di Pietro anche per via di un’importante chiesa rupestre dedicata alla Madonna del Parto sede di un precedente luogo di culto dedicato al dio Mitra.
Guida
Sabrina Moscatelli Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. e Giuseppe di Filippo Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E
Dati tecnici
Lunghezza: 10 km
Dislivello: 200 m
Difficoltà: facile/media difficoltà (possibile presenza di fango se ha piovuto)
Profilo itinerario: traversata con spostamento in bus
Durata: 6 ore inclusa pausa pranzo
Ore 15.00 visita facoltativa al Mitreo, anfiteatro e necropoli con biglietto extra di 8,00 euro
Appuntamento
Sabato 17 settembre 2022 ore 9.20 a Sutri al parcheggio via delle Cassie- Per il luogo preciso CLICCA QUI. Si prega la massima puntualità.
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza o in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Attrezzatura obbligatoria
Scarponcini da trekking, abbigliamento adatto alla stagione (vestirsi “a cipolla”), zaino e non borse a tracolla, pranzo a sacco, acqua minimo 1.5 litri (non ci sono approvvigionamenti dell’acqua lungo il percorso), gel e mascherina (da usare laddove non si possono mantenere le distanze di sicurezza).Consigliati i bastoncini
Regole di comportamento
E’ vietato raccogliere piante e fiori, abbandonare rifiuti e mozziconi di sigaretta, arrampicarsi, sdraiarsi o sedersi su monumenti e reperti storici.
Quota escursione
€25,00 inclusa polizza professionale RC attiva, biglietto autobus e ingresso Mitreo e Anfiteatro (€8,00, facoltativo). Per chi non vuole visitare il Mitreo e Anfiteatro pagherà solo 17,00 €. Nella prenotazione specificare se si vuole vedere il Mitreo e l’Anfiteatro.
Informazioni e prenotazioni
(10-18h, da lunedì a venerdì, sabato e domenica solo messaggi WhatsApp)
Sabrina 339.5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it
Escursione a cura di Antico Presente
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