Dopo il successo di partecipazione di domenica scorsa per la tappa Viterbo – Soriano nel Cimino, con oltre cento i partecipanti, il cammino sulle vie dell’esilio di Santa Rosa continuerà domenica 18 settembre con appuntamento alle 8,30 in piazza Vittorio Emanuele a Soriano nel Cimino per arrivare a piedi fino a Vitorchiano.
Per l’occasione, riscontrata l’inaffidabilità del treno ex Roma – Nord che domenica scorsa ha lasciato a piedi tutti i partecipanti che avevano acquistato il biglietto per rientrare a Viterbo, gli organizzatori per domenica prossima hanno istituito un servizio bus navetta che partirà la mattina di domenica alle ore 7,00 da Viterbo via Faul n. 17 (di fronte all’ex mattatoio comunale) direzione Soriano nel Cimino e il pomeriggio da Vitorchiano (nella piazza principale) direzione Viterbo alle ore 17.Un itinerario naturalistico religioso di rara bellezza che, tra le altre cose, ci da l’opportunità di conoscere la fatica del viaggio che fece Rosa, debole e malaticcia, nel mese di dicembre 1250 per volontà del podestà della città di Viterbo. Fu, infatti, esiliata e dovette recarsi prima a Soriano dove, secondo le fonti storiche, si fermò per alcuni giorni prima di recarsi a Vitorchiano.
Durante il viaggio verso il castello di Soriano, lungo il tragitto (era la vigilia di San Nicola), attraverso i boschi dei Monti Cimini, Rosa ebbe una visione divina che le predisse la fine della persecuzione della chiesa e la morte dell’imperatore Federico II di Svevia. A Soriano nel Cimino trovò riparo presso la cosiddetta “Cuna”, una specie di grotta situata all’interno del centro storico, nelle immediate vicinanze del castello. La sua permanenza in questo paese durò pochissimi giorni.
Il suo viaggio da esiliata, compiuto insieme ai suoi genitori Giovanni e Caterina, continuò in direzione di Vitorchiano. Qui convertì un’eretica con la prova del fuoco, guarì vari infermi e risanò una bambina di nome Delicata che era cieca dalla nascita. La passeggiata di domenica prossima, organizzata dall’associazione culturale Take Off, è un’occasione ghiotta anche per visitare i resti dell’antichissima città etrusco-romana di Corviano. Questo sito archeologico si trova in prossimità del Fosso Martelluzzo, ed è quasi del tutto nascosto da una boscaglia fitta ed intricata, dalla quale emergono le possenti mura del castello medioevale.
Numerose e sparse ovunque si trovano le “pestarole”, tipiche incavature nei massi di peperino ad una o due vasche comunicanti dove veniva pigiata anche l’uva. Il rudere del castello mostra, nella parte ovest, resti di mura etrusche in opera quadrata incorporate nella cinta difensiva. Poco più avanti, lungo il crinale che si volge al torrente, si affacciano i vani di numerose case ipogee scavate nel peperino. Si compongono di due o tre ambienti e ricevono aria da grandi finestroni ricavati all’esterno della parete rocciosa.
Sparse per il pianoro, vicino ai resti di una chiesa alto-medioevale, ci sono tombe a fossa coperte da lastroni di peperino. La tipologia di queste sepolture è particolare in quanto la roccia nella quale sono ricavate è stata sagomata a forma umana.Il cammino verso Vitorchiano comprenderà diverse soste, con punti di ristoro, accompagnati, tra gli altri, dalla guida turistica Massimo Agneni. All’iniziativa hanno aderito anche la Croce Rossa Italiana sezione di Viterbo.
Si continuerà domenica 25 settembre: terzo appuntamento a Vitorchiano, all’interno della porta principale del paese, alle 8,30 per partire in direzione di Viterbo con punto di ristoro nei pressi della stazione ex Roma Nord e passaggio nel territorio di Gramignana – Bagnaia. Lunghezza del percorso 15 chilometri circa. Tempo di percorrenza 6 ore circa. Pranzo finale ore 13,30 presso House Party sito in Viterbo via Monti Cimini n. 19/c.Per informazioni: Silvio Cappelli 3382129568