Il 3 settembre 2018, come ogni anno dal lontano 1258, partirà da Piazza San Sisto il grandioso trasporto della Macchina di Santa Rosa. Il trasporto sarà preceduto, domenica 2 settembre dalla processione e corteo storico di Santa Rosa.
Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è la festa viterbese per eccellenza, la più importante e più attesa del capoluogo. La celebrazione è dedicata alla patrona Santa Rosa, vissuta nel XIII secolo, la cui memoria è rievocata dai viterbesi attraverso questa manifestazione unica al mondo, indescrivibile per la sua bellezza, spettacolarità ed emozione.
Domenica 2 settembre 2018, dalle ore 17
Processione e corteo storico di Santa Rosa, con partenza dal santuario di Santa Rosa fino alla cattedrale di San Lorenzo e ritorno, percorrendo le vie e le piazze del centro storico
Lunedì 3 settembre 2018, ore 21,00
Trasporto della Macchina di Santa Rosa, patrimonio immateriale dell’umanità (Unesco)
Il modello “Gloria” (modello utilizzato per questo trasporto 2018), ideato da Raffaele Ascenzi e realizzato da Vincenzo Fiorillo nel 2015, è una torre alta 28 metri e pesante 50 quintali illuminata da fiaccole e luci elettriche, realizzata in metalli leggeri e in materiali moderni, quali la vetroresina, che hanno sostituito da diversi anni il ferro, il legno e la cartapesta. La Macchina di Santa Rosa la sera del 3 settembre verrà sollevata e portata a spalla dai cento robusti “Facchini” lungo un percorso di circa un chilometro attraverso le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro cittadino, suscitando nella folla emozione, gioia e timore, una tradizione che si ripete ogni anni dallo storico 4 settembre 1258, giorno della festa di Santa Rosa.
La storia
Le origini della Macchina risalgono agli anni successivi al 1258, quando, per ricordare la traslazione del corpo di Santa Rosa da Viterbo (1233 – 1251) dalla Chiesa di S. Maria in Poggio al Santuario a lei dedicato, avvenuta il 4 settembre per volere di papa Alessandro IV, si volle ripetere quella processione trasportando un’immagine o una statua della Santa illuminata su un baldacchino, che assunse nei secoli dimensioni sempre più colossali.
Sulla Macchina edizione 2003-2008, alla base del monumento che percorre i quattro lati vi era la scritta non metuens verbum leo sum qui signo viterbum(usato per la prima volta nel 1225 in sigillo della città) che significa “non temo minaccia, sono il leone che rappresenta Viterbo” e l’acronimo FAVL, che sta per Fanum Arbanum Vetulonia Longula, ossia le quattro città etrusche dalla cui unione sarebbe nata la città, secondo l’ipotesi formulata da Annio da Viterbo, ipotesi che peraltro oggi appare molto fantasiosa.
Nel 1967 Giuseppe Zucchi vinse il concorso per la nuova Macchina di S.Rosa. Il nuovo modello rappresentò una vera Rivoluzione. Il Volo D’Angeli, così fu chiamata questa Macchina, in onore dei paracadutisti della Folgore morti ad Al Alamein, spezzava e cambiava l’idea di Macchina di Santa Rosa che i Viterbesi avevano ammirato fino a quel momento. Venne introdotto come linguaggio artistico la scultura, ed il colore della Macchina fu uniformemente bianco e grigio peperino, oltre che, per la prima volta si raggiunsero e si superarono i 30 metri di altezza.
Purtroppo, il primo trasporto del Volo D’Angeli non fu portato a termine, si fermò a Via Cavour, dove nel 2007 fu posta una targa a memoria del drammatico evento. Dei difetti strutturali dovuti alla fretta nella costruzione (bando svolto a Maggio del ’67), ma soprattutto un vero e proprio complotto da parte di una gran parte dei Cavalieri di Santa Rosa (nome affibbiato ai facchini della macchina del costruttore precedente Paccosi), i quali fuggirono da sotto la Macchina durante il percorso, dopo settimane di voci che la macchina si sarebbe fermata a Piazza del Comune, condizionarono l’esordio del Volo D’Angeli.
Nonostante l’infausto esordio, il Volo D’Angeli venne trasportato per ben 12 anni. Notevole fu il contributo dell’ideatore/costruttore Giuseppe Zucchi insieme al figlio Luigi ed i Facchini di Santa Rosa, che si adoperarono per migliorare la sicurezza del trasporto, la costruzione della Macchina e l’organizzazione del Festa, ponendo le basi nel 1978, per quello che diventerà il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, vero garante della Festa.
Il 9 luglio 1983 è stato effettuato un trasporto straordinario in occasione del 750º anniversario della nascita di Santa Rosa. Nel 1984, in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II, è stato organizzato un trasporto straordinario il 27 maggio. Protagonista dei trasporti straordinari è stata la macchina denominata Spirale di Fede ideata e costruita da Maria Antonietta Palazzetti e Rosario Valeri. Il 6 settembre 2009 papa Benedetto XVI ha potuto vedere, durante la sua visita a Viterbo, la nuova Macchina di Santa Rosa Fiore del cielo ferma davanti al Santuario.
Nel 2014, per festeggiare il riconoscimento UNESCO, la Macchina ha effettuato un passaggio straordinario su via Marconi, come in precedenza accaduto soltanto nel 1952. Nel 2016, per festeggiare l’anno del Giubileo straordinario fu deciso di allungare il percorso, aggiungendo il tratto di Via Marconi fino al Sacrario, allungando il percorso di 700m circa; fu inoltre ricordata la tragedia sfiorata sul sagrato della Basilica di Santa Rosa del 1986, con un ‘Sollevate’ aggiuntivo, dedicato in parte anche ai terremotati del Centro Italia.
L’emozionante arrivo
Partendo da Piazza Verdi si affronterà l’ultimo strappo, in forte salita, che i Facchini compiono di corsa con l’ausilio di altri facchini che tirano la Macchina con delle corde. E’ questo il momento più emozionante del percorso per il dislivello della via che giunge al Santuario di Santa Rosa. La Macchina viene poi definitivamente poggiata sui cavalletti nella piazza antistante il santuario e lì rimane alcuni giorni.
Dove si potrà vedere la diretta del trasporto della Macchina di S. Rosa? La scelta è ampia: in tv, via streaming, su Facebook e Youtube. La diretta del trasporto, curata da Provideo, avrà inizio alle ore 20,45 in onda sull’emittente televisiva nazionale Padre Pio TV, canale 145 del digitale terrestre, sul canale 445 di TivuSat e sul canale Sky 852 ( in streaming su www.teleradiopadrepio.it) con interprete Lis.
La diretta del Trasposto sarà disponibile su su Facebook, pagina Visit Viterbo con sottotitoli per non udenti; in diretta su Youtube canale del comune di Viterbo, con audio descrizione per non vedenti e sottotitoli per non udenti; in diretta streaming sul canale Youtube, sarà trasmessa in contemporanea anche dal sito del Corriere della Sera, Corriere Tv: https: //video.corriere.it; inoltre dalla Tv Videonola (canale 88 del digitale terrestre in Campania) e GigliTv (canale 623 del digitale terrestre in Campania), entrambi i canali hanno copertura regionale.
Info
Provincia di Viterbo – Servizio Turismo
Piazza M. Fani, 6 – 01100 Viterbo VT
Telefono: +39 0761 313292 – Fax: +39 0761 303266
http://www.provincia.vt.it/turismo