Sutri, detta anche “la porta dell’Etruria” conquistata dai Romani dopo la caduta di Veio, è rappresentata dal Dio Saturno a cavallo con delle spighe di grano, simbolo della fecondità e abbondanza della terra sutrina. La tradizione narra, che lo stesso Saturno, padre degli dei e degli uomini, creò questa città, che con l’andar dei secoli meritò l’appellativo di “Antichissima”.
Occupata dai Longobardi nel 568, Sutri fu riconquistata dai Bizantini ma successivamente ripresa dai Longobardi di Liutprando, che la dona al pontefice Gregorio II nel 728. Ritenuta tradizionalmente all’origine del dominio temporale della Chiesa, la donazione, o meglio la restituzione del “Castellum Sutriense” si inquadra sul piano storico in quel lungo processo di definizione e strutturazione del Patrimonio di S. Pietro.
La nostra passeggiata riguarderà soprattutto la zona etrusca dell’ “antichissima città di Sutri” luogo del primo insediamento urbano, sviluppatosi lungo la roccia tufacea. Si potrà ammirare la necropoli, uno degli esempi più consistenti di tombe rupestri scavate nel tufo, pietra vulcanica locale, nella tipologia a nicchia, ad arcosolio, e a camera testimonianza di sepolture ad incinerazione ed inumazione.
Ci sposteremo poi, verso l’Anfiteatro etrusco- romano interamente scavato nel tufo, unico nel suo genere per la zona, luogo di “ludi” e intrattenimento per la popolazione dell’epoca. Caratterizzato da due porte di accesso, e varie aperture nella cavea che permettevano agli spettatori di potersi disporre in differenti livelli in base alla loro posizione sociale.
Ai piedi del Poggio Savorelli il cui nome è collegato con l’omonima Villa situata nella parte sommitale del colle, da non perdere il Mitreo ambiente ipogeo dove si eseguiva il culto misterico del Dio Sole Invitto Mitra. Successivamente cristianizzato viene trasformato in chiesa rupestre dedicata della alla Madonna del Parto, le cui volte scavate nella roccia sono arricchite da affreschi che ritraggono la Madonna col Bambino, San Giacomo e San Michele Arcangelo e la storia dell’apparizione del toro nella grotta di San Michele nel Gargano, contornato da una processione di pellegrini.
Nel territorio di Sutri passava infatti, uno dei tracciati della via Francigena, solo in parte ora sovrapponibile alla via Cassia, percorsa dai viaggiatori che raggiungevano Roma e San Pietro seguendo le orme di Sigeric, l’Arcivescovo di Canterbury che nell’anno 900, in pieno Medio Evo, per primo censì tutto l’itinerario.
INFO: 333.3597523 (Sabina) – 335.5896843 (Tatiana) – (Guide turistiche autorizzate)
e-mail guidaturisticaviterbo@gmail.com
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: Partenza gruppo min. 5 adulti
APPUNTAMENTO: presso l’entrata dell’Anfiteatro
INGRESSI: € 5,00 adulti, gratis under 18
TARIFFA: € 15,00 adulti – € 7,00 bambini gratis under 6 anni.
COVID SECURITY: mascherina obbligatoria – dai 10 pax in su obbligo di noleggio radioline