| 22,23 APRILE 2022 | CIVITA CASTELLANA – Il docufilm “L’invisibile” e le conferenze con l’architetto Racioppa animano la rassegna culturale

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Prosegue con successo il programma ricco di appuntamenti culturali proposto dall’amministrazione comunale con il progetto “Halaesus”.

Venerdì 22 aprile alle ore 18, presso la sala conferenze della curia vescovile, verrà presentato e proposto il film “L’invisibile” di Pier Francesco Cari, un autentico racconto elaborato lungo il corso della pandemia attraverso i vissuti di sei persone. Sabato 23, sempre alle ore 18, sarà la volta della conferenza dell’architetto Ettore Racioppa che presso la sala consiliare del Comune terrà un interessante incontro sul passaggio di noti artisti tedeschi a Civita Castellana alla fine del ‘700, ripercorrendo i passi di autori di assoluto valore di quell’epoca come Reinhart, Goethe, Mechau, Hackert.

“L’invisibile” è un documentario realizzato dal giovane civitonico Pier Francesco Cari che, attraverso dei video-diario dei protagonisti, tratta la storia della pandemia – senza mai nominarla – e del suo impatto nella vita di sei differenti soggetti: un tecnico radiologo, un vigile del fuoco, un’infermiera, un attore, una cassiera e una sceneggiatrice. Tutte persone che si raccontano, ciascuno nella sua personale lotta al nemico invisibile, tracciando esperienze quotidiane tra sorrisi e lacrime, speranza e disperazione, senso di solitudine e isolamento, voglia di farcela e amore per il proprio lavoro. Ognuno dei protagonisti, al di là della propria situazione, sogna il superamento del momento e il ritorno alla vita, sapendo anche, ciascuno a proprio modo, che niente sarà più come prima. Un moderno e quanto mai attualissimo ritratto della realtà dove, attraverso le storie altrui, tutti possano riconoscere anche un po’ della propria esperienza.

La seconda conferenza di Ettore Racioppa prenderà, poi, in esame Civita Castellana nell’ultimo ventennio del secolo XVIII, quando la cittadina divenne uno dei luoghi più frequentati dagli artisti e letterati tedeschi, rappresentando così una tappa cruciale del percorso verso Roma. Civita, dunque, divenne meta ideale per spezzare il viaggio ma anche per scoprire paesaggi artistici, naturalistici e storici legati alla bellezza del territorio. Tra i personaggi presi in esame ci sono anche Goethe, che nel suo viaggio in Italia a fine ‘700, scelse di fare tappa a Civita Castellana, e i due fratelli Hackert, autori di interessanti pitture. Le illustrazioni prese in esame riguarderanno anche diversi paesaggi appartenenti agli scenari civitonici, come la valle del Treia e la porta di San Salvatore.

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