| 24 GIUGNO 2022 | TUSCANIA – Dall’Abbazia di San Giusto ai campi di lavanda in fiore

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Volete scoprire come è iniziata a Tuscania la coltivazione della lavanda e le attività legate a questa bellissima pianta aromatica? Nella Tuscia come in Provenza, tra abbazie e campi di lavanda, ve lo racconterà Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale escursionistica nelle sue passeggiate per un fine settimana molto particolare.
 
Come ogni anno da ormai più di dieci anni, anche questa estate Anna Rita, vi condurrà ad ammirare la bellezza dei luoghi storici della sua città e le aziende produttrici con i loro campi fioriti e curati come giardini.  Seguendo la tradizione dei monaci cistercensi, venuti nel medioevo dalla Francia a Tuscania, alcuni imprenditori coraggiosi, iniziarono la coltivazione della lavandula officinalis e del lavandino grosso.
 
Il ciclo di passeggiate che si apre con il primo appuntamento venerdì 24 giugno, permetterà di scoprire la splendida Abbazia Cistercense di San Giusto che offre oggi la stessa magia di molti secoli fa quando monaci e viandanti che percorrevano le antiche strade decisero di fermarsi.
 
L’opera dell’uomo e quella della natura si fondono proprio come voleva San Benedetto da Norcia. Il monastero si affaccia sulla valle del fiume Marta. La presenza di sorgenti ha sicuramente incoraggiato gli insediamenti fin dall’epoca etrusca, romana e medievale.
 
La prima notizia sicura di una comunità monastica di San Giusto è della fine del X secolo, quando un gruppo di monaci, seguendo la Regola di San Benedetto da Norcia, fondarono il primo monastero.
Nel 1146, l’abbazia cistercense di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), inviò un gruppo di monaci a reinsediare San Giusto come abbazia cistercense. Nel XV purtroppo l’abbazia fu definitivamente soppressa e da allora in poi i suoi edifici caddero in rovina.
 
Noi avremo la possibilità di ammirarne la rinascita di questo luogo, grazie all’attuale proprietario Mauro Checcoli, ingegnere bolognese (medaglia d’oro olimpica Tokio 1964) e alla sua famiglia che nel 1990 acquistano l’azienda con i ruderi dell’abbazia di San Giusto. Oggi l’abbazia di San Giusto è un’azienda agricola biologica eco-compatibile ed un luogo per viaggiatori, artisti, appassionati di natura e d’arte.
 
Dopo questa immersione nella bellezza del paesaggio e della storia dell’abbazia ci sposteremo con le auto nell’Azienda Agricola Lavanda della Tuscia, situata a 10 minuti di strada ed immersa nel verde della maremma Laziale, che coltiva da molti anni lavanda (LAVANDULA ANGUSTIFOGLIA MILL) volgarmente detta lavandino grande, senza l’impiego di sostanze chimiche, mentre la raccolta delle infiorescenze viene fatta esclusivamente a mano. L’estrazione dell’olio essenziale viene eseguito mediante procedimenti di distillazione in corrente di vapore dai fiori dopo poche ore dalla raccolta, preservandone le caratteristiche e peculiarità.
 
INFORMAZIONI E DETTAGLI: tel. 333 4912669, Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Iscritta al Registro Italiano Aigae con Assicurazione Professionale RC attiva.
PRENOTAZIONI sul sito www.annaritaproperzi.it, Contatti anche tramite whatsapp, mail annaritaproperzi@gmail.com
 
APPUNTAMENTO: venerdi 24 giugno ore 16.30 presso l’Abbazia di San Giusto, Str. Consortile delle Poppe.
 
DURATA: 3 ore circa
 
COSTO: 15€, gratuito per i bambini fino a 12 anni
 
ABBIGLIAMENTO: scarpe comode e chiuse, abiti leggeri, cappellino, acqua

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