A pochi chilometri da Tuscania, all’interno del Bosco Macchia della Riserva ricco di querce, cerri e sugheri, troviamo le due importanti necropoli di Pian delle Rusciare e del Pratino.
L’escursione ha una valenza sia naturalistica, per ammirare lo splendido bosco misto tipico della macchia mediterranea e dove pascolano le vacche maremmane, che archeologica.
Avremo la possibilità di visitare gli scavi archeologici attivi dal 2005 grazie alla collaborazione tra l’Istituto Lorenzo de Medici, la Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e, dal 2011, con il Camnes – Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies.
In particolare, gli scavi arricchiscono la conoscenza di Tuscania nell’età ellenistica. Si pensa che in quell’epoca vi sia stata una dislocazione areale delle necropoli così ampia da far pensare ad una struttura insediativa policentrica, dovuta probabilmente proprio alla modalità di sfruttamento economico del territorio.
Infatti, a partire dalla metà circa del IV secolo a.C. Tuscania conosce gli effetti del rilancio di Tarquinia sul piano politico ed economico. L’area si ripopola essenzialmente per lo sfruttamento del territorio per l’agricoltura e l’allevamento e viene anche a trovarsi in una felice posizione di cerniera di transito tra i centri dell’Etruria costiera e quelli della valle del Tevere e tra Etruria meridionale e settentrionale, grazie anche alla realizzazione della via Clodia.
Un ulteriore motivo del rinnovato interesse tarquiniese su questa zona è rappresentato dalla necessità di contrapporsi, anche territorialmente, all’avanzata di Roma, seguita alle vittorie su Veio, Capena e Falerii. Protagonisti di quest’azione di rilancio e rioccupazione del territorio a fini produttivi sono grandi gruppi gentilizi aristocratici, quali i Curunas, i Vipinana, gli Statlane, alcuni dei quali forse di origine tarquiniese; ad essi si affiancano membri di una classe “media” di proprietari terrieri, che in certo modo ne assorbono e ne replicano in scala minore gli atteggiamenti ideologici e autorappresentativi.
Ciò è particolarmente evidente nell’ambito funerario, con l’adozione di tombe a camera di dimensioni più ridotte e di minor apparato interno ed esterno, con corredi che tendono, nella loro composizione, a riprendere e a fare propri i modelli dell’aristocrazia di rango più elevato.
In occasione del progetto “Tuscania: uno scrigno da aprire”, avremo l’opportunità di effettuare questa esclusiva escursione naturalistica-archeologica. (Durata 2 ore)
Appuntamento
Domenica 25 giugno ore 10.00 Davanti a Porta di Poggio, in piazzale Trieste a Tuscania (VT). Da qui ci sposteremo in macchina fino al Bosco della Riserva (3 km in direzione di Canino).
Condizioni
Visite guidate GRATUITE con prenotazione obbligatoria
Informazioni e prenotazioni
339 5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it