Due giorni con “Il Signore degli Anelli” a Viterbo: Tolkien e Annio da Viterbo ispirati dallo stesso “sogno”.
Siamo in “Marcia verso Isengard”, la due giorni dedicata a “Il Signore degli Anelli” di Tolkien, che ci porterà dritti nella Città dei Papi, dove, per un intero week end, il 27 e il 28 luglio, si incontreranno esperti del romanzo fantasy che ha appassionato milioni di fan, in una cornice rievocativa del mondo della Terra di Mezzo con mostre di quadri e di diorami, esposizioni di costumi, plastici, gruppi di animazione, giochi di ruolo e concerti.
“La Compagnia dell’anello”, dunque, esordisce per la prima volta a Viterbo, spalancando il mondo fantastico della mitologia e della leggenda nel quartiere medioevale di San Pellegrino.
Ne “Il Signore degli Anelli” “Isengard” era l’austera “Valle dello Stregone”, divenuta la dimora di Saruman il Bianco, un luogo carico di magia, uscito dalla fantasia, come, del resto, avvenne per la “viterbese” Valle Faul, per la quale Annio da Viterbo scrisse una genesi altrettanto mitica che ne riconduce le origini all’unione di quattro castelli: Fanum, Arbanum, Vetulonia e Longula.
Lungo il filo invisibile dell’immaginario che ha dato loro i natali, le due valli, Isengard e Faul, sembrano riflettersi l’una nell’altra, e si scopre che anche Tolkien ed Annio non sono così distanti. Separati dal tempo e dalla localizzazione geografica, dalla lingua e dai generi letterari praticati. Non, però, dalla religione, che per entrambi è la cattolico-romana. E forse non per caso. Queste due figure sono, in realtà, più vicine di quanto possa sembrare:entrambi ossessionati, in diversa misura, da un’idea fissa, quella di un’epoca antica e remota, forse dimenticata, in cui gli abitanti della terra avrebbero vissuto seguendo spontaneamente le leggi non scritte, ma scolpite nei loro cuori, della Verità e della Giustizia, in comunione con Dio e l’universo, prima della “caduta”.
Tolkien ed Annio, illuminati entrambi dall’idea dell’Età dell’oro, vedono in un popolo misterioso il custode di un’eredità perduta: gli elfi in Tolkien, gli etruschi in Annio. Dall’autore del Signore degli Anelli, al falsario, alchimista viterbese, dalla valle di Isengard, a quella di Faul, dagli elfi agli etruschi, la strada non è poi così lunga, e la Terra di Mezzo, forse, non è mai stata così vicina.
L’evento “In viaggio verso Isengard” è organizzato dalla Società Tolkieniana Italiana con il patrocinio e il sostegno del comune di Viterbo e il patrocinio dell’Ateneo Tradizionale Mediterraneo. L’incontro su Tolkien ed Annio da Viterbo sarà tenuto dal professor Jacopo Rubini, il cui ambito di ricerca privilegiato è quello delle fonti latine della storia locale viterbese, nonché l’attività letteraria delle due personalità forse più rilevanti della città di Viterbo: Annio da Viterbo ed Egidio.
Info
Il programma sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla pagina facebook della Società Tolkieniana Italiana e sul sito www.tolkien.it