Il 3 settembre 2017 da Piazza San Sisto partirà il grandioso trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Il trasporto della Macchina di Santa Rosa è la festa viterbese per eccellenza, la più importante e più attesa del capoluogo. La celebrazione è dedicata alla patrona Santa Rosa, vissuta nel XIII secolo, la cui memoria è rievocata dai viterbesi attraverso questa manifestazione unica al mondo, indescrivibile per la sua bellezza, spettacolarità ed emozione.
Il percorso della Macchina di Santa Rosa 2017:
La Macchina di Santa Rosa viene trasportata in un percorso di circa due chilometri con sette soste intermedie.
Anche nel 2017 la Macchina di Santa Rosa transiterà per piazza dei Caduti passando per via Marconi, per il secondo anno di seguito.
La prima sosta viene fatta a Piazza Fontana Grande.
La seconda sosta invece avviene in piazza del Plebiscito davanti al Palazzo Comunale e alla Prefettura. Prima di porla su appositi sostegni i facchini fanno compiere alla Macchina di Santa Rosa un giro su se stessa in segno di riverenza verso la Santa e di saluto agli ospiti che assistono al trasporto. Da qualche anno a questa parte la cosiddetta “girata” che si compie a Piazza del Plebiscito viene dedicata a qualche personalità cara alla storia del trasporto e comunque decise dal sodalizio dei facchini di Santa Rosa.
La terza sosta si svolge a Piazza delle Erbe a circa a metà percorso.
La quarta sosta è prevista in prossimità della Chiesa del Suffragio prima di affrontare la parte più angusta e stretta di Corso Italia.
La quinta sosta viene fatta a Piazza Verdi.
Dopo la sosta a Piazza Verdi la macchina ripartirà verso via Marconi e dopo averla percorsa tutta si fermerà a piazza dei Caduti per la sesta sosta.
Dopo la sosta in piazza dei caduti la macchina ripartirà in direzione piazza Verdi ripercorrendo via Marconi ed effettuerà l’ultima sosta prima di affrontare la salita verso il santuario.
Arrivo: Partendo da Piazza Verdi si affronterà l’ultimo strappo, in forte salita, che i Facchini compiono di corsa con l’ausilio di altri facchini che tirano la Macchina con delle corde. E’ questo il momento più emozionante del percorso per il dislivello della via che giunge al Santuario di Santa Rosa. La Macchina viene poi definitivamente poggiata sui cavalletti nella piazza antistante il santuario e lì rimane alcuni giorni.
La macchina “Gloria”, realizzata nel 2015, è una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche, realizzata in metalli leggeri e in materiali moderni, quali la vetroresina, che hanno sostituito da diversi anni il ferro, il legno e la cartapesta. Alta circa trenta metri e pesante cinque tonnellate, la sera del 3 settembre verrà sollevata e portata a spalla dai cento robusti “Facchini” lungo un percorso di circa un chilometro attraverso le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro cittadino, suscitando nella folla emozione, gioia e timore.
Il trasporto, che rievoca la traslazione del corpo di Santa Rosa dalla chiesetta di Santa Maria del Poggio a quella di San Damiano (oggi il Santuario) si ripete ormai da secoli, certamente dal 1654, anno a cui si fa risalire la prima citazione. I modelli, nel tempo, sono stati ripetutamente riadattati e modificati fino ad assumere attualmente proporzioni eleganti e dimensioni incredibili.
Nulla può rendere l’idea se non assistere dal vivo al trasporto della macchina di Santa Rosa, sempre capace di suscitare sensazioni nuove seppur nella ripetitività dell’evento che si compie ogni anno.
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