Civita Castellana, sorge su un piano tufaceo dai pendii scoscesi, che coincide con il sito originario della città di Falerii Veteres, distrutta totalmente come l’antica Cartagine. Si trova in una posizione centrale rispetto al territorio, che è costituito in prevalenza da un tavolato di rocce nel quale il fiume Treja, tributario del Tevere, e gli altri affluenti minori hanno inciso con un lavorio incessante dirupi e vallate. E’ questo il suggestivo paesaggio delle forre, dove la terra si apre con fenditure a picco, dove la vegetazione si slancia dalle profondità e dove la presenza dell’uomo risale a tempi immemorabili, quando ha fondato i primi nuclei insediativi lasciando tracce di se nelle cavità naturali, nei ripari sotto roccia e, successivamente, nell’architettura delle case e monumenti presenti nella città.
Nell’antichità questa terra i fu abitata dai Falisci, un popolo italico che raggiunse un notevole livello di civiltà. Cammineremo in una delle più importanti evidenze archeologiche del Lazio, percorrendo una parte della via Amerina, notevole asse di comunicazione che collegava Roma all’Umbria. Il sentiero ricalca, in un percorso dal fascino indiscusso, l’antico tracciato scandito da quattro importanti tappe: La “necropoli dei tre ponti” con il ponte romano, la necropoli di Cavo degli Zucchi (dove è possibile camminare sui basoli dell’antica via Amerina) fino ad arrivare alle rovine della città romana di Falerii Novi, passando per l’abbazia cistercense di Santa Maria in Falleri e per finire nella ciclopica Tagliata Fantibassi.
Il perno di questo sentiero di straordinaria bellezza è il complesso del Cavo degli Zucchi: la grande tagliata sulla Via Amerina dove si conserva ottimamente un lungo tratto dell’antico basolato romano, completo in tutte le sue parti. Un vero e proprio cammino sulla storia, in questo caso raccontata direttamente da quanti hanno voluto, in maniera indelebile, rimanere qui per sempre. La località è, infatti, caratterizzata dalla presenza, lungo le pareti della stessa via, di quasi 200 tombe di diverso tipo che accolgono, le une accanto alle altre, sepolture sia a incinerazione che a inumazione, a testimonianza della funzione che l’asse viario ha avuto nei secoli, capace di assorbire e mantenere le memorie storiche dagli abitanti più antichi, i Falisci all’età medioevale.
Si camminerà sui basoli stondati dal tempo fino alla valle dei principi con monumentali sepolture a portico (tombe della Regina), con fregi identificativi delle ricche famiglie proprietarie e dai ricchi particolari architettonici. Dopo un facile guado, tra antichi ponti diruti e altri miracolosamente ancora eretti su profonde gole dopo millenni, troveremo tombe con tracce di antiche pitture, dei piccoli colombari a cielo aperto e resti di sepolture monumentali.
Si entrerà poi nella famosa porta di Giove per conoscere l’insediamento romano di Falerii Novi, nata in seguito alla conquista romana e alla distruzione di Falerii Veteres. Distrutta la capitale, ai sopravvissuti venne concesso di abitare in una terra fertile ma pianeggiante, cinta di alte mura lunghe più di 2 km con circa 80 torri e 7 porte, ma pur sempre espugnabile. La posizione pianeggiante della città romana, infatti, facilitò nei secoli i saccheggi e le incursioni e, una volta abbandonata, venne scelta dopo l’anno 1000 da una colonia di monaci cistercensi che, riutilizzando parti delle strutture sopravvissute, edificarono l’abbazia di Santa Maria in Falleri. Dopo aver visitato il suo interno e conosciuto la sua storia e misteri, proseguiremo alla volta dell’ultima grandiosa sorpresa: La tagliata Fantibassi.
Si tratta di un ciclopico corridoio, opera di una civiltà che riconobbe nell’ ambiente roccioso e sotterraneo un importante alleato per la difesa, per una viabilità più confortevole ma sicuramente anche la sede sacra di un’energia reputata divina, in onore della quale furono state realizzate queste colossali vie scolpite nel tufo. E non pochi segreti sono ancora celati in questi labirintici monumenti le cui pareti sono alte fino a 15 metri. Dopo aver camminato in questa antica via che si snoda serpeggiando per circa 190 metri tra due vertiginose pareti riprenderemo un meraviglioso percorso di forra tra felci giganti, piccole cascate e ponticelli di rami con qualche passaggio più avventuroso per tonare al punto di partenza con gli occhi colmi di bellezza!
Guide
Sabrina Moscatelli: Guida Turistica dal 2006 e Guida Ambientale Escursionistica associata AIGAE
Giuseppe Di Filippo: Guida Ambientale Escursionistica associata AIGAE
Dati tecnici
Lunghezza: 10 km
Dislivello: 200 m
Difficoltà: facile con qualche passaggio “avventuroso” (attraverseremo un paio di guadi camminando su tronchi o pietre, e brevissime salite/discese con l’aiuto delle corde, possibile presenza di fango e rovi)
Profilo itinerario: anello
Durata: 5 ore inclusa pausa pranzo
Appuntamento
Domenica 30 ottobre 2022 alle ore 10.00 al bar D.e.c via Faleri Novi, 1, Parco Falisco tra Fabrica di Roma e Civita Castellana (VT). Per il punto preciso CLICCA QUI
Condizioni
Prenotazione obbligatoria alla quale si riceverà conferma sulla disponibilità.
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.
La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza o in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
Attrezzatura obbligatoria
Scarponcini da trekking, abbigliamento adatto alla stagione (vestirsi “a cipolla”), zaino e non borse a tracolla, pranzo a sacco, acqua minimo 1.5 litri (non ci sono approvvigionamenti dell’acqua lungo il percorso). Consigliati i bastoncini
Regole di comportamento
E’ vietato raccogliere piante e fiori, abbandonare rifiuti e mozziconi di sigaretta, arrampicarsi, sdraiarsi o sedersi su monumenti e reperti storici.
Quota escursione
€17inclusa polizza professionale RC attiva e offerta per l’apertura dell’abbazia
Informazioni e prenotazione
(10-18h, da lunedì a venerdì, sabato e domenica solo messaggi WhatsApp):
Sabrina 339 5718135, info@anticopresente.it, www.anticopresente.it
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