Norchia la città perduta, un affascinante percorso tra natura ed archeologia che si snoda nelle profonde valli vulcaniche, scavate dai fossi del Pile dell’Acqualta e dal fiume Biedano. Una passeggiata che porterà alla scoperta di una delle più monumentali necropoli etrusche della Tuscia, tanto da essere stata addirittura ribattezzata la “piccola Petra d’Italia”.
Si camminerà tra alte pareti di tufo e fitti boschi di macchia mediterranea arricchita dalla vegetazione dei torrenti. Uno scenario dove ad antiche testimonianze etrusche si alternano interessanti resti medievali, regalando a chi li esplora spettacoli unici e sorprendenti. L’importanza e la fama del sito è data dall’elevato numero di tombe, alcune delle quali monumentali e davvero interessanti dal punto di vista architettonico.
Il centro di Norchia ricadeva sotto l’influenza della vicina e più potente Tarquinia e divenne importante per la sua particolare posizione lungo un antico tracciato viario che proveniva da Blera proseguendo verso Tuscania, riutilizzato in epoca romana e chiamato Via Clodia.
Lungo il percorso si potranno ammirare le più importanti necropoli: quella del torrente Pile con “tombe a dado” incastonate nella facciata della rupe dalla quale scenderemo nella valle, quella del torrente Acqualta con tombe a tempio o doriche dove vi sono frontoni scolpiti a bassorilievo e poi la necropoli di Sferracavallo tra le quali spicca la cosiddetta “Tomba a casetta”.
Dal parcheggio (lo spiazzo che si trova poco prima della strada sterrata) in cui si lasceranno le auto, si camminerà lungo una panoramica stradina di campagna che si affaccia sulla valle del Pile, e dalla quale si potranno vedere i ruderi del castello medievale costruito sul pianoro che fronteggia il costone della prima necropoli.
Si inizia la discesa nel fondovalle, passando direttamente tra le prime tombe, immersi nel silenzio e nei magnifici colori dell’Autunno. A Norchia le pietre non raccontano solo la storia del periodo etrusco, ma anche interessantissime vicende medievali testimoniate dai ruderi che scopriremo inerpicandoci su uno sperone tufaceo. Qui una volta varcatala la porta della cinta muraria medioevale, ammireremo i resti della chiesa romanica di San Pietro e più avanti troveremo le rovine del castello dei Di Vico (distrutto nel XV secolo) e un interessante colombario.
INFORMAZIONI E DETTAGLI: Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Iscritta al Registro Nazionale Aigae, telefono 333 4912669, anche tramite whatsapp, canale telegram https://t.me/lepasseggiatediannarita o tramite mail annaritaproperzi@gmail.com;
COSTO ESCURSIONE: 15,00 euro a persona; gratuito per i bambini fino a 12 anni; ridotto a 10€ da 12 a 16 anni.
APPUNTAMENTO: sabato 6 marzo ore 9,45, presso il Parcheggio per Necropoli etrusca Norchia, Str. S. Vivenzio. Da Vetralla percorrendo la S.S. Aurelia bis verso Tarquinia dopo circa 15 km si trovano le indicazioni chiare per Norchia su un cartello turistico di colore marrone, in Località Cinelli. Girare a destra e percorrere la strada asfaltata Via Cinelli E.M, all’altezza del Ristorante Il Gatto e la Volpe girare a sinistra e proseguire fino allo spiazzo parcheggio indicato, dove finisce la strada asfaltata. Fine Escursione ore 15.30 circa
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: posti limitati, piccoli gruppi, nel rispetto delle norme anticovid19. Al momento della prenotazione verranno fornite tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle norme comportamentali che si dovranno firmare per conoscenza.
PRANZO: al Sacco almeno 1lt a testa di acqua
CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PERCORSO:
percorso ad anello;
difficoltà: E (in alcune parti del percorso ci sono gradini nella roccia);
dislivello in salita: 300 m ca;
lunghezza: 8 km ca;
ABBIGLIAMENTO: capi adeguati alla stagione autunnale, kway o guscio impermeabile, scarponcini da trekking, consigliati i bastoncini telescopici da trekking; lampada frontale oppure torcia elettrica; kit mascherina e gel igienizzante