Nel 1817 fu scoperta la prima necropoli rupestre etrusca, che per fatalità è anche una delle più spettacolari; si tratta della Necropoli di Castel d’Asso, situata appena fuori la cittadina di Viterbo, lungo la strada disseminata dai tanti impianti termali.
Nella provincia di Viterbo gli episodi vulcanici susseguitesi nel corso del quaternario generano l’impressionante stratigrafia tufacea nella quale i tanti insediamenti ricavano strade, materiale da costruzione fino all’esito più spettacolare delle tombe scavate nelle pareti rocciose.
La necropoli di Castel d’Asso si sviluppa lungo le rupi che dominano la valle del torrente Freddano che, come di consueto in questo ecosistema, ha scavato una larga forra teatro di specificità floristiche e faunistiche uniche al mondo.
Lo spettacolo offerto dalle tombe variamente intagliate nella roccia tra il IV ed il II secolo a.C, distribuite su due o anche tre ordini sovrapposti è veramente suggestivo: la facciata, l’ambiente di sottofacciata, la vera e propria camera sepolcrale.
Tutte le facciate si caratterizzano per la suggestione che emana la raffigurazione della Finta Porta, la porta dell’Aldilà, elemento distintivo di un popolo strettamente legato all’aspetto mistico del vivere e del morire.
L’interno delle tombe, nella sua unicità con sepolture disposte a pettine, ci ricorda un ventre di pietra.
L’area della necropoli caratterizzata, a differenza delle altre necropoli rupestri d’Etruria, da una netta concentrazione delle tombe a facciata in una zona di estensione piuttosto limitata rispetto alla totalità dei sepolcreti, distribuita sul lato della vallata del fosso, di fronte all’estremità dell’acropoli dell’antico abitato. Dal risultato dell’attività vulcanica, passeremo quindi nella necropoli etrusca per raggiungere, attraverso un ponticello, il luogo dell’antico insediamento, sul quale sorgeva il castello medievale di cui rimangono alcune rovine,come le mura di fortificazione, numerose grotte, l’antica porta e la torre, sopra la quale ammireremo veramente un bel panorama.
Dopo aver visitato la Necropoli ci spostiamo a Viterbo per visitare il Museo Nazionale Etrusco di Rocca Albornoz, situato in un’ elegante cornice architettonica, che conserva reperti di estrema bellezza ma soprattutto di notevole valore scientifico/archeologica, approfittando della gratuità dell’ingresso come prima domenica del mese.
Percorso facile di 3 km. Dislivello 50 metri. Durata 3 ore. A cura di Antico Presente
La visita sarà condotta da Sabrina Moscatelli guida turistica abilitata e guida ambientale escursionistica associata ad AIGAE
Appuntamento
Domenica 7 ottobre 2018 ore 9.30 a Viterbo, di fronte all’ingresso principale delle Terme dei Papi, Str. Bagni 12 (VT)
Condizioni
Minimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria. Per permetterci di organizzare al meglio la visita prenotatevi con almeno 3 giorni di anticipo.
Si consigliano abbigliamento sportivo, scarpe da trekking, acqua, cappello e giacca a vento.
Contributo
Per i soci 6,00€ per la visita guidata (il costo della tessera annuale è di € 10,00).
Per i nuovi tesserati nel costo della tessera di 10,00 euro è inclusa la prima visita guidata, poi dall’uscita successiva il contributo sarà di soli 6,00 euro
Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339 5718135 info@anticopresente.it www.anticopresente.it