Domenica 8 ottobre 2017, alle 18,00 (non sabato per rispettare le esigenze della Comunità ebraica) si inaugurerà la XIII Stagione concertistica pubblica dell’Università della Tuscia con Brundibar, Opera per bambini, Musica di Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister.
Brundibar è una fiaba musicale del compositore cèco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister composta nel 1938 per partecipare ad un concorso di opere per bambini indetto dal Ministero dell’Istruzione e per la formazione del popolo cecoslovacco. Annullato il concorso per gli sviluppi della guerra, Brundibar, venne rappresentato una prima volta nel 1942 presso l’Orfanotrofio ebraico di Praga quando Krása era già stato recluso nel campo di concentramento di Terezin (Theresienstadt).
Deportati a Terezin i bambini e il personale dell’orfanotrofio nel 1943, Krása ricostruì l’intera partitura dell’opera, basandosi sulla propria memoria e su uno spartito per pianoforte introdotto clandestinamente nel campo di concentramento, adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto, chitarra, fisarmonica, piano, percussioni, tromba, quattro violini, un violoncello e un contrabbasso. Lo scopo era quello di fornire un motivo di distrazione ai numerosi bambini reclusi nel campo, molti dei quali separati dai rispettivi genitori. Le prove vennero inizialmente effettuate di nascosto, di notte; successivamente gli amministratori del campo permisero di provare anche di giorno.
Il 23 settembre del 1943 Brundibar venne rappresentato per la prima volta a Terezin con la scenografia di Frantisek Zelenka, già direttore di palco del Teatro Nazionale di Praga ed ebbe più di cinquanta rappresentazioni fra 1943 e 1944. Una di queste si tenne nel giugno 1944 per una delegazione della Croce Rossa, giunta per verificare le condizioni di vita nel campo e mostrare che i reclusi erano trattati bene; al medesimo scopo propagandistico, i nazisti filmarono una rappresentazione di Brundibar e la inclusero nel film Der Führer schenkt den Juden eine Stadt. Subito dopo queste esecuzioni la maggior parte degli esecutori della fiaba musicale e lo stesso Krása vennero avviati al campo di sterminio di Auschwitz. La composizione di un’operina teatrale destinata all’esecuzione di bambini, per la parte del canto, ha una tradizione nel Novecento tedesco che comprende lavori come Hänsel und Gretel di Engelbert Humperdinck (1893), Der Jasager di Bertolt Brecht e Kurt Weill (1930), Wir Bauen eine Stadt di Paul Hindemith (1930), ed annovera anche L’Enfant et les sorlileges di Maurice Ravel (1925) e Pierino e il lupo di Sergei Prokofiev (1936). A questa tradizione guardarono Hoffmeister e Krása quando si accinsero alla progettazione di Brundibar.
La fiaba narra dei fratellini Aninka e Pepicek, orfani di padre deceduto in guerra e con la madre malata. Il dottore prescrive del latte per la guarigione della madre; essendo senza soldi i due decidono di esibirsi cantando nella piazza del mercato per mendicare il necessario. Il malvagio suonatore d’organetto Brundibar (denominazione dialettale cèca per il bombo) li scaccia con l’aiuto di alcuni venditori ambulanti (gelataio, lattaio e panettiere) e di un poliziotto. Tuttavia, aiutati da un impavido passero, un astuto gatto, un saggio cane e dai bambini del paese, i fratellini avranno il sopravvento su Brundibar e riusciranno sia a cantare nella piazza del mercato, sia a guadagnare abbastanza soldi per comprare il latte per la mamma. La fiaba cela riferimenti all’attualità di quegli anni nel raffigurare il cattivo Brundibar come una caricatura di Hitler (era rappresentato con dei baffoni che alludevano alla fisionomia del Führer).
Miracolosamente sopravvissuto alle vicissitudini della guerra e della Shoah, lo spartito conobbe una prima ripresa moderna nel 1975 negli Stati Uniti, dove erano emigrati alcuni dei pochi sopravvissuti di Terezin, e dal 1977 in Europa. In occasione della Giornata della Memoria ricordiamo qui i nomi dei bimbi che furono i primi interpreti della fiaba musicale: Pintǎ Mühlstein (Pepíček), Greta Hofmeister (Aninka), Honza Treichlinger (Brundibar), Ela Steinova Weissberger (il Gatto), Stefan Herz-Sommer (il Passero), Zdenĕk Ornest (il Cane).
Indipendentemente dalla tragica sorte subita dall’Autore e dai ragazzi che eseguirono più volte Brundibar nel campo di concentramento nazista di Terezin (Theresienstadt), la fiaba musicale è divertente, leggera e accessibile ad un pubblico di ragazzi che vi consiglio di portare con voi.
Orchestra MuSa Classica dell’Università La Sapienza di Roma
Direttore
Francesco Vizioli
Coro dei ragazzi della Scuola media “Angelo Sacerdoti”
della Comunità Ebraica di Roma
Direttore
Angelo Spizzichino
Personaggi e interpreti
Aninka: Lelia Lepore, soprano
Pepicek: Mauro De Santis, tenore
Brundibar: Paolo Camiz, baritono
Uccellino: Giulia Cacciamani, soprano
Gatto: Isabella Amati, mezzosoprano
Cane: Giorgio Monari, tenore
Lattaio: Claudio Spina, tenore
Voci recitanti del progetto Theatron, coordinate da Francesca Pimpinelli
In collaborazione con
Fondazione Museo della Shoah
Fondazione Carivit
Rotary Roma ovest
Per l’inaugurazione della Stagione si segnala la presenza, nella saletta antistante l’Auditorium, del “Banco di assaggio” di una delle Aziende agricole più prestigiose del Lazio, “Casale del Giglio”, che al termine del concerto, intorno alle 19,30, presenterà sette etichette di vini.
Da quest’anno, sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento ai 24 concerti della Stagione al costo di 170 euro invece di 216. Quanti sono interessati sono pregati di recarsi al botteghino dell’Auditorium il giorno dell’inaugurazione, Domenica 8 ottobre, con sensibile anticipo rispetto all’inizio del concerto, dalle ore 16.
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