| #BORGHIDELLATUSCIA | Acquapendente

0

Acquapendente è posta sopra un’altura che domina la valle del fiume Paglia, all’esterno della cinta craterica del lago di Bolsena.

| #BORGHIDELLATUSCIA | Acquapendente

La sua posizione a cavallo tra il Lazio e la Toscana ne fanno un centro di grande interesse turistico, infatti, oltre alle bellezze locali, in pochi minuti è possibile raggiungere il Lago di Bolsena,Orvieto,Siena e tanti altri luoghi interessanti.

Dell’antica e turrita doppia cinta muraria, ormai in gran parte distrutta, conserva ancora tre porte, fra cui porta Romana, detta Torre Julia de Jacopo in memoria di una donna coraggiosa che nel 1550, mentre le milizie del Conte Orsini attaccavano Acquapendente, riuscì, sotto il fuoco nemico, a chiudere la porta impedendo l’accesso alla città.

Sopra un colle dominante l’abitato di Acquapendente si staglia la torre dell’orologio o del Barbarossa, appartenente alla rocca fatta costruire da Enrico IV nel XII sec., andata completamente distrutta.

Nel luogo ove sorgeva un antico tempio pagano fu edificata, nel IX sec., l’imponente Basilica romanica del Santo Sepolcro, poi rimaneggiata nella parte superiore e nella facciata realizzata in forme barocche nel XVIII secolo.

L’interno, a croce latina a tre navate, conserva pregevoli opere d’arte fra cui una vasca battesimale del XIV sec., una grandiosa terracotta in stile robbiano realizzata nel 1522 e un coro ligneo finemente intagliato.

La sottostante Cripta datata intorno all’XI sec. dalle belle volte a crociera gotica, sostenuta da ventidue colonne dai capitelli romanici, ha al centro un sacello che riproduce perfettamente quello del Santo Sepolcro di Gerusalemme in cui è custodita una pietra che si ritiene appartenuta alla colonna della flagellazione e macchiata del sangue di Cristo.

La chiesa di S. Francesco dalle originarie forme gotiche edificata nell’XI sec., è sormontata dal campanile cinquecentesco arricchito da bifore monofore.

Al suo interno si può ammirare un crocefisso ligneo del XIII sec, e belle tavole del XV secolo. Originariamente gotica, la chiesa di S. Agostino, realizzata nel XIII sec., ha subito successive modifiche fino ad assumere le attuali forme barocche.

Nel centro storico di Acquapendente si possono ammirare numerosi palazzi signorili risalenti al XV-XVII sec., fra cui palazzo Fidi-Taurelli, palazzo Viscontini e il Palazzo Vescovile.

Cattedrale del San Sepolcro ad Acquapendente: 

E’ un’Abbazia Benedettina risalente all’anno 1000. Notevole la cripta (risalente al secolo IX) che consta di nove navate e 22 colonne sormontate da ricchi capitelli. Essa sorse su una primitiva edicola delle stesse dimensioni del Sacro Sepolcro. Qui sono conservate le reliquie della colonna della flagellazione di Cristo e dell’aula del pretorio di Gerusalemme.

Chiesa di San Francesco ad Acquapendente:

La Chiesa fu consacrata nel 1149 e contiene numerose opera d’arte e cicli di affreschi del XVII secolo. Realizzata secondo lo stile gotico, conserva quasi intatto un pregevole portale incastonato nella facciata originale. Nella Chiesa è inoltre conservato un pregiato crocifisso ligneo risalente al XIII secolo.

La cinta muraria di Acquapendente: 

Prima del 1198, data della storica e disastrosa guerra contro il Comune di Orvieto, Acquapendente era dotata di forti e solidissime mura, in alcuni tratti raddoppiate e dotate di ben sei porte, anch’esse doppie. Esse erano state più volte danneggiate, a causa della posizione strategica in cui il paese si trovava (era divenuta una pericolosa zona cuscinetto sottoposta alle mire espansionistiche di Siena ed Orvieto), ma mai completamente distrutte. Dopo quella data, però, i Consoli Senesi, assurti ad arbitri di pace, ordinarono un loro notevole ridimensionamento, attraverso l’abbattimento di tutta la fascia superiore. Solo le porte furono salvate e fu dato l’ordine categorico di non ricostruirle senza il permesso dei Consoli d’Orvieto. Nel Rinascimento le mura vennero nuovamente fortificate attraverso l’edificazione di torri e bastioni ma purtroppo, nei secoli successivi, esse andarono incontro ad un lento ma inesorabile deterioramento fino a quando, nel XIX secolo, non ne rimasero che pochi ruderi. In questo periodo esse furono nuovamente ristrutturate e sfruttate a scopo abitativo.

I Pugnaloni, stupendi mosaici di petali di fiori e foglie, sono il principale elemento folcloristico della festa della Madonna del Fiore che si celebra ad Acquapendente la terza domenica di maggio. Questa festa è antichissima ed unica nel suo genere. La sua origine si fa risalire ad uno degli episodi principali della storia di Acquapendente: la liberazione nel lontano 1166 dal giogo del tirannico governatore di Federico I Barbarossa.

Share.

Comments are closed.