Questo grazioso borgo, a circa 38 km da Viterbo, domina l’intera alta valle del tevere. Probabilmente prese il proprio nome da una grande roccaforte presente nel suo territorio, alla quale si è aggiunto successivamente “in Teverina”, per distinguerla da altri comuni omonimi. Si trova al confine tra Umbria e Lazio e sorge su di un altura, una collina di origine tufacea, che si affaccia sulla Valle del Tevere. Questa peculiarità, fa si che da Castiglione in Teverina, si possa godere di uno splendido paesaggio naturale, ricco di boschi e lussureggiante vegetazione.
Tra le colline circostanti, si estendono vigneti dai quali si ricava dell’ottimo vino, che può essere degustato in occasione della Festa del Vino dei Colli del Tevere. Nelle vicinanze è possibile visitare il Lago di Bolsena e la Valle dei Calanchi, due oasi naturalistiche in cui immergersi per una vacanza all’ insegna del relax.
STORIA DI CASTIGLIONE IN TEVERINA
II suo territorio venne abitato da Villanoviani ed Etruschi, ma l’attuale centro abitato sorse solo intorno all’anno 1000. Il centro si sviluppò attorno ad una rocca, nella quale verso la prima metà del XIV si trasferirono gli abitanti di Paterno, città distrutta poco prima.
Nel Medioevo divenne feudo dei Monaldeschi della Cervara e della famiglia Savelli, fino alla prima metà del XVI, in cui venne ceduto ai Farnese ed entrò a far parte del Ducato di Castro. Nel 1637 i castiglionesi decisero di riscattare il proprio paese, contraendo un censo di 20.000 scudi.
Nel periodo del Risorgimento, Castiglione fu teatro di molti avvenimenti e nel 1860, ancora parte dello Stato Pontificio, si trovò a meno di un chilometro dal confine del Regno di Italia, di cui entrò a far parte nel settembre del 1870.
LA COLLEGIATA DI SAN FILIPPO E GIACOMO
L’edificio, terminato nel 1630, domina la piazza centrale del paese. All’interno è possibile ammirare una pregevole tavola della Madonna col Bambino tra San Domenico e Santa Caterina, risalente al XVI secolo accanto all’Annunciazione e all’Ultima Cena, opere tipicamente seicentesche.
La Chiesa ospita numerose altre opere di rilievo, tra le quali possiamo ricordare l’Assunzione del Maestro di Castiglione in Teverina e la Madonna con Sant’Andrea e San Lorenzo, del tardo Seicento.
LA ROCCA MONALDESCHI
L’edificio risale al XII secolo e venne costruito utilizzando i materiali provenienti da Paterno, città limitrofa distrutta dai Monaldeschi. In passato aveva la funzione di torre di avvistamento e difensiva, attualmente ha assunto l’aspetto di tranquillo campanile. Nonostante ciò è possibile godere di un paesaggio mozzafiato, tra pertugi e merulane, è possibile fantasticare e tornare indietro nel tempo.