Celleno è sulla Strada del vino della Teverina, è la “Città delle Ciliegie” che sorge su uno sperone di tufo tra due torrenti, meravigliosamente affacciata sul Lago di Bolsena e avvolta nella natura verdeggiante cosparsa di ulivi e ciliegi.
A meno di 20 km da Viterbo e circa 100 da Roma, il centro storico, o “Paese vecchio”, è impreziosito dalle caratteristiche casette in tufo rosso e dal Castello medievale degli Orsini. Il borgo antico è chiamato “Borgo Fantasma”, un insediamento etrusco ormai disabitato che regala grandi emozioni anche per il suo legame con le sorgenti d’acqua, come l’Acqua Forte dal sapore ferruginoso.
Il nome Celleno ha origini antichissime che ci conducono all’antica civiltà etrusca e greca. Celleno è il toponimo può derivare da “cella” nel senso di grotta con il suffisso -anus che può avere un rapporto di pertinenza. La parola Celleno può voler significare cella in senso di cavità. Nel territorio cellenese il suolo è di natura tufacea che si è mostrato molto utile nel tempo per formare delle cavità. Il suddetto etimo lo ritroviamo in altri nomi di località come Cellere ed altri.
Celleno Antica sorge a 350 metri di altezza e a circa 1,5 km dal nuovo centro. Abbarbicata su uno sperone di tufo, si erge tra due torrenti che gradatamente sfociano verso il Fiume Tevere. Il basamento di tufo ove poggia il borgo è purtroppo soggetto a una lenta e progressiva erosione che sta mettendo in serio pericolo la sua stessa stabilità, purtroppo la conformazione morfologica di tutta la zona fa presagire per Celleno Antica la stessa sorte capitata ad altri borghi della Tuscia quali Civita di Bagnoregio, fortunatamente sottratta al disfacimento per merito di una grande opera di puntellamento.
IL CASTELLO ORSINI
Il Castello Orsini, posto all’ingresso della Celleno Antica, è sicuramente la costruzione più bella e suggestiva da visitare all’interno del borgo. Circondato da un fossato, il castello è munito di un imponente fortilizio e di una grande torre di guardia.
Dalla piazza sotto il castello (Piazza del Mercato), denominata “il Torracchio” si accede alla piazza principale (Piazza del Comune) salendo una scalinata (Via del Ponte). Dalla Piazza del Comune si può salire al castello superando un ponte in muratura ad arcata unica. Alla fine del ponte si trova un bel portale, oltrepassato il quale si trova l’accesso agli ambienti, non tutti visitabili a causa di alcune parti frananti.
Proprio nei settori non visitabili si trova una serie di cunicoli che mettono in comunicazione un vano con l’altro. Questi cunicoli, di cui è difficile stabilirne il numero e l’esatta posizione a causa delle varie demolizioni nel corso dei secoli, risultano il più delle volte di difficile accesso. Infatti, interpretare i vari percorsi e le vie che accedevano ai camminamenti, è impresa piuttosto difficile.
ENOGASTRONOMIA A CELLENO
In una porzione di terra così florida come la Tuscia, Celleno è conosciuta anche per la sua ricca produzione di olio, vino e ciliegie. Proprio in riferimento al frutto tipico di Celleno, imperdibile è la consueta Sagra della Ciliegia che, ogni anno, riempie di colori, musica e folklore il borgo del viterbese.
Regina della festa è una particolare variante di ciliegia, definita Ravenna, dal sapore molto dolce e dal caratteristico rosso rubino. Ciò che rende imperdibile questa sagra, è una serie di divertenti attività, a essa collegate. Oltre alle degustazioni, stand gastronomici, sfilate, carri allegorici e balli, la Sagra della Ciliegia vede il suo clou con la gara dello sputo del nocciolo e con la presentazione al pubblico della crostatona. Preparata dalle signore del paese, a base solo di ciliegie cellenesi, può raggiungere persino i 20 metri di lunghezza.