Centro agricolo dei Monti Volsini, Proceno, si trova alle falde nord-occidentali del rilievo vulcanico. Il paese si trova tra Lazio e Toscana, in posizione dominante, che permette di godere un paesaggio unico che va dal Monte Amiata e da Radicofani, fino alla Valle del Paglia.
Nasce su di un colle, che degrada verso la confluenza del torrente Stridolone con il fiume Paglia. Proceno è famoso per le sue coltivazioni di aglio rosso, per l’olio extravergine di alta qualità e per le patate dell’ Alto Viterbese IGP.
Il borgo è per la maggior parte medievale, con molti edifici in gran parte diroccati. Tra questi emerge la Rocca, tipicamente di architettura medievale, con i suoi torrioni e le sue torri. Molti sono anche gli edifici Rinascimentali di grande pregio, tra cui il palazzo Sforza, risalente al secolo XVI.
STORIA DI PROCENO
La leggenda narra che Proceno fosse stato voluto da Porsenna, il lucumone di Chiusi, che ordinò la costruzione di una città in onore della dei Uni, i quali lo aveva salvato dall’attacco di un feroce cinghiale. Passando dalla leggenda alla realtà, numerosi reperti sono a testimonianza delle origini etrusche del paese di Proceno, mentre per gli anni a seguire, fino al Medioevo, non si hanno più notizie certe sull’insediamento.
Poco prima dell’anno 1000 si ha traccia di un Castrum, costruito per difendere la popolazione dalle numerose incursioni presenti sul territorio in quell’epoca. Nel 976 il paese andò sotto il dominio di Orvieto e nel 1083 le truppe di Enrico IV lo distrussero completamente. Nel 1097 Proceno venne ricostruito, grazie ai Conti Bovacciani di Chiusi.
Durante l’epoca dei conflitti tra guelfi e ghibellini, il paese si schierò dalla parte guelfa, ma fu occupato dagli orvietani ghibellini, cacciati da Enrico VI. Questi abbandonarono Proceno solo quando un accordo tra Enrico VI e Napoleone Orsini consentì agli orvietani ghibellini il ritorno alla loro città.
Nei secoli successivi si alternarono potere della Chiesa e potere imperiale. Nel 1251 Proceno si sottomise ad Orvieto fino a che, durante lo scisma d’ Occidente, non divenne patrimonio degli antipapa Clemente VII (1394) e Giovanni XXIII. Quest’ultimo infine lo cedette agli Orsini.
Dopo la famiglia Orsini, ci furono gli Sforza e successivamente i Mazzanti, finché Proceno non tornò di dominio esclusivo della Santa Sede, fino all’ Unità d’Italia.
PRODOTTI TIPICI
Aglio rosso: prodotto tipico di zona, dal caratteristico colore rosso intenso e con un retrogusto piccante. Ottimo come condimento per i piatti locali.
Olio extravergine di oliva:olio extravergine DOP dal colore verde smeraldo, odore fruttato dal gusto in equilibrio tra amaro e piccante.
Patata dell’Alto viterbese IGP: prodotto ricco di potassio e Vitamina C, ha ottenuto la certificazione IGP europea, simbolo di qualità ed eccellenza. Ottima da utilizzare come contorno o da sola e perfetta per la realizzazione degli gnocchi.