Identificata da alcuni studiosi con l’insediamento chiamato CASTRUM AMERINUM, fu fondata probabilmente dagli etruschi. Entrata nel 727 d.C. a far parte dei possedimenti della Chiesa, vi rimase fino al XIII secolo quando venne conquistata dagli Orsini; tornata alla Santa Sede, nel 1375 si ribellò alla sua autorità ma dopo due anni rientrò nei possedimenti papali; nei secoli successivi fu concessa in feudo a numerose illustri famiglie, quali i Tomacelli, i Colonna e i Della Rovere.
I suoi ultimi proprietari furono i Barberini-Sciarra, che la tennero per tutto l’Ottocento. Chiamata in passato Basanello, diminutivo del personale latino BASSIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, ha assunto nel 1949 l’attuale deniminazione, che richiama l’attività degli abili vasai locali.
Il centro storico è dominato dal massiccio castello Orsini, con pianta quadrata e torri cilindriche agli angoli, costruito nel Cinquecento su un preesistente maniero medievale del XII-XIII secolo. Assai bella è la romanica chiesa di San Salvatore, con un magnifico campanile a sei ordini di bifore e trifore, eretto nel XIII secolo utilizzando pietre provenienti dalla pavimentazione della via Amerina: all’interno di questo edificio sacro si trovano alcuni affreschi quattrocenteschi tra i più pregevoli dell’intera provincia.
Tra le altre vestigia del passato figurano la chiesa romanica di Santa Maria Assunta, addossata alla cinta muraria medievale e caratterizzata da un portico asimmetrico, la chiesa Santa Maria delle Grazie, che contiene preziosi affreschi del Pastura, e la chiesetta rurale dedicata a San Lando. Nel territorio comunale, inoltre, si trova una necropoli etrusca del VI-V secolo a.C. (in località Campomorto).
MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE
- Santa Maria Assunta (X secolo); eretta probabilmente sui resti di un tempio pagano. Il portico è del secolo XV; nell’interno il tempio è diviso in tre navate che terminano con un presbiterio nelle cui absidi minori si trovano due affreschi del XII secolo con influssi bizantini. Interessanti i capitelli romanici ornati con disegni geometrici, foglie d’acanto e animali fantastici. Notevoli anche la tavola dell’Assunta di autore anonimo e il fonte battesimale del ‘500. La cripta conserva le reliquie del santo patrono Lanno. Il busto in argento sbalzato di San Lanno, del 1754, è opera dell’argentiere Vincenzo Belli.
- San Salvatore (XI secolo); la chiesa ha tre navate divise da due file di colonne sormontate da capitelli ionici. L’abside ospita a destra una bella Madonna della Rondine con Bambino e Santi e al centro un tabernacolo-ciborio del XVI secolo. Ben conservata è l’edicola della Madonna della Febbre, il cui affresco fu dipinto dallo Scarelli nel 1878. Attiguo alla porta secondaria si può ammirare l’affresco Pietà e Santi attribuito a Piermatteo d’Amelia.
- Abbazia della Madonna delle Grazie (XIV secolo); particolarmente interessante perché ornata di affreschi attribuiti alla Scuola del Perugino (1445/1523). Da evidenziare la bellissima Madonna con Bambino Benedicente (raffigurata nell’edicola sacra esterna).
- Cappella di San Lanno Martire (patrono di Vasanello); eretta intorno all’anno Mille nel luogo dove san Lando, oggi san Lanno, subì il martirio nel 296, conserva un bellissimo affresco del 1493 attribuito a Piermatteo d’Amelia.
- Santa Maria della Stella; fu costruita nel 1704. E anche qui l’immagine della Madonna posta sull’altare proviene da un’edicola di campagna.
- Campanile romanico di San Salvatore (XIII secolo); poderosa e turrita mole quadrata alta circa 28 m., divisa in 6 piani. Sulle facciate del primo piano si aprono le bifore, mentre sopra si sovrappongono le trifore archeggiate a tutto sesto. Dopo un lungo restauro, rimossi i ponteggi, rivela la sua bellezza di campanile romanico.
- Castello Orsini (XII secolo); i primi signori del castello sono gli Orsini. Nel 1505, con il matrimonio della figlia di Giulia Farnese “la bella” e Orsino Orsini, il castello passa ai Della Rovere. Nel 1534 Stefano Colonna diventa il nuovo signore e nel 1787 il feudo passa ai Barberini-Colonna di Sciarra. Nel 1907 il castello viene acquistato da monsignor Misciattelli che lo restaura completamente. Successivamente il nipote, marchese professor Paolo Misciattelli Mocenigo Soranzo, vi impianta una produzione di ceramica artistica di pregevole fattura. La qualità della “Ceramica Bassanello” è testimoniata da commesse di grandi firme e attestata dalla direzione artistica di maestri faentini. Recentemente il castello è stato ereditato dalla figlia, donna Elena Misciattelli, la quale ha avviato un’opera di valorizzazione attraverso la realizzazione di un giardino medioevale e di interventi conservativi, volti alla creazione di un Museo della Ceramica.
- La Torricella: parte di un sistema di torri di avvistamento che sembra seguire il tracciato della via Amerina.
- Ponte di Valle Gaudenzio: resti di un ponte etrusco del II secolo, che scavalca il fosso di Valle Canale. È un ponte a una sola arcata di cui restano le spallette laterali.
- Palazzolo: sorge su un alto sperone di tufo ed è circondato da profondi burroni. Palazzolo è quasi certamente l’antico “Castrum Amerinum”. Il ponte, sul fosso delle mole, è di epoca romana.
- Poggio della Mentuccia: su un colle che sale dal Fosso delle tre fontane è stato individuato lo scarico di una fornace aretina.
- Morticelli: scavate nel tufo, una serie di sepolture antropomorfe. Sono di fattura bizantina e risalgono al VII – VIII secolo.
- Pestarole: disseminate nei dintorni di Palazzolo si trovano le “Pestarole”, costituite da due vasche poste su due livelli diversi.
- La Selva: di rilievo alcune colonne di travertino appartenenti a un tempio dedicato a divinità dei campi.