Dall’1 al 30 settembre, a Barbarano Romano, la rassegna dedicata al bucchero e alla sua storia con il territorio del parco Marturanum.
Una rassegna per raccontare il profondo legame tra l’arte del bucchero, di cui gli etruschi sono stati raffinati maestri, e il territorio di Barbarano Romano. Nella cittadina viterbese, cuore del parco Marturanum, si terrà dall’1 al 30 settembre la prima edizione della Biennale d’arte ceramica contemporanea della Tuscia e dell’Allumiere, organizzata dall’artista e curatrice di mostre Maria Grazia Morsella.
“Nella sede del parco sarà visitabile una mostra collettiva con opere di artisti straordinari, che verrà inaugurata l’1 settembre alle 16 – afferma Maria Grazia Morsella. – Lo scopo dell’esposizione è quello di proporre l’arte e, nello specifico, l’arte ceramica, come “centro”, “ombelico” sociale, che rappresenta il legame dell’uomo con il suo territorio e la presa di coscienza di un’identità personale e collettiva che consente l’aggregazione fra abitanti di uno stesso luogo, l’identificazione con quel luogo, con le sue usanze e tradizioni.
La ceramica racconta il territorio come linguaggio concettuale universale e per questo condivisibile con tutti. Accanto alla mostra ruoteranno laboratori, conferenze e dimostrazioni pratiche legate all’arte del bucchero e alla storia etrusca di Barbarano Romano e del parco Marturanum.”
La Biennale d’arte ceramica contemporanea della Tuscia e dell’Allumiere ha il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Barbarano Romano e del Parco Marturanum.
Per informazioni è possibile visitare la pagina facebook della manifestazione.