| dal 12 al 14 FEBBRAIO 2016 | VITERBO – Al MAT è tempo di Narrazioni con il festival dedicato a storie e suoni del mondo

0

Prosegue la stagione teatrale e concertistica del MAT di Viterbo con il festival “NarrAzioni. Storie e suoni dal mondo“, ospitato nello spazio di Via del Ganfione 16/18 dal 12 al 14 febbraio.

Si comincia venerdì 12 febbraio alle ore 20 con lo spettacolo “Il manuale del bravo ladro”, spettacolo di narrazione e musica greca (canzoni rebetike) per le musiche e la regia di Evì Evàn. Lo spettacolo racconta la vita straordinaria di Elias Petropoulos, scrittore, ricercatore, “antropologo urbano”, intellettuale anarchico e allergico ad ogni tipo di autorità. Figura eccentrica nel panorama intellettuale europeo del Novecento, Petropoulos nato nel 1928 ad Atene. Fu imprigionato sotto il regime dei colonnelli per il contenuto delle sue pubblicazioni bollato come scandaloso, sovversivo e anti nazionalistico.

Stanco delle continue censure, si esiliò a Parigi dove mor&i grave; nel 2003. Fedele al suo spirito beffardo e alla definizione di se stesso come “topo di fogna”, volle che le sue ceneri fossero disperse in un tombino. Scrisse 80 libri, tutti dedicati all’ipocosmo, il “sottomondo” dei gay, dei travestiti, della prigione e dei ladri, dei fumatori di hashish e di tutte le culture minoritarie e marginalizzate. Uno dei suoi lavori più celebri è “Rebetika Tragoudia“: studio monumentale sulla storia della musica rebetika, la musica del sottoproletariato urbano, da Petropoulos identificata come la cultura identitaria del popolo greco. Lo spettacolo si presenta come un canovaccio di canzoni rebetike nella cui tessitura si inseriscono brani tratti dai libri di Petropoulos come “Il manuale del bravo ladro“. Sul palco, in una scenografia minimale, arricchita da video proiezioni e danze rebetike, si alternano cinque artisti, musicisti e danzatori. Lo spettacolo sarà segui to da una cena con degustazione di specialità greche.

Sabato 13 febbraio alle 21:30 va in scena “Lady Oscar” per la regia di Ferdinando Vaselli con Alessia Berardi e Riccardo Floris. Musiche di Sebastiano Forte. Due ragazzi, la cocaina, la periferia. Non sappiamo come si chiamino, non usano i loro nomi, sono Coso e Cosa, semplicemente “amoÌ€”. Sono in casa, nella brutta periferia di Roma, emblema di tutte le periferie d’Italia. Sono fatti, sempre. Vedono gli aerei passare sopra di loro, vorrebbero prenderli quegli aerei, per andare lontano, sognano un cambiamento, ma non riescono a fare neanche un passo. Ma degli aerei imparano tutti i nomi. Restano immobili. Si parlano addosso. Litigano per la dose, per la roba, per quel barista che ci ha provato. Litigano per un figlio che forse arriveraÌ€. Vagheggiano. Si muovono solo le loro parole, che si fanno traccia di qualcosa che non riusciamo a vedere, loro restano imprigionati nell’attesa di un futuro migliore, nella speranza di un cambiamento miracoloso, aspettando di vivere.

Infine, domenica 14 febbraio alle ore 18,00 a concludere il festival sarà lo spettacolo di narrazione, teatro di figura e musica “Le due lune” tratto da “Le mille e una notte” con la compagnia ARPA in collaborazione con HùRum Teatro, per la regia Silvia Giorgi. In scena Marzia Di Giulio, Tiziana Di Nunno ed Eva Genova. Teatro di ombre a cura di Carla Taglietti. Musiche Fabio Porroni, voce Matilde Rocchi. Un vecchio sultano, sebbene in tarda età, ha un figlio con una schiava, che chiama Qamar al-Zamàn ( Luna del tempo). Il giovane cresce sano e bello, tuttavia rifiuta a diciassette anni di sposarsi, provocando le ire del padre. Così accade anche nella lontana Cina, dove la principessa Budùr, figlia del re, rifiuta di prendere marito, dato che così perderebbe ogni sua autorità. Entrambi i giovani vengono richiusi in una torre, ma una notte due jinn,(creature soprannaturali) decidono di farli incontrare facendo trasferire Budùr nella segreta di Qamar al-Zamàn. Sfidandosi l’un con l’altro scommettono su chi dei due abbia il primato della bellezza. Ma i due giovani sono ugualmente belli da non rendere possibile il paragone. Si apre allora l’interessante sfida che permetterà ai giovani di innamorarsi l’uno dell’altra ma prima di ritrovarsi dovranno aspettare ancora a lungo… Il racconto si intreccia con momenti lirici dove la poesia si alterna alle atmosfere suggestive del teatro delle ombre. La parte musicale dello spettacolo affida le proprie suggestioni al repertorio popolare mediterraneo, da cui sono tratti suoni, dinamiche, linee melodiche e ritmi apparentemente lontani, ma in realtà assimilabili ad un’unica radice musicale. Questo immenso racconto è l’essenza stessa del viaggio lungo i secoli di un’idea di Islam basata su scambi, rapporti e integrazioni. Ma i l vero protagonista della storia è l’amore,e Sherazade, figura assimilata dai narratori, colei che sfugge alla morte in forza di ciò che narra, diventa simbolo, non solo del potere di seduzione, ma soprattutto della forza dell’intelligenza e del fascino della parola. Alla fine dello spettacolo ci sarà un aperitivo con buffet.

Il festival “NarrAzioni” ospiterà anche il workshop “Il viaggio dell’eroe. Raccontare con gli archetipi“, che si terrà il 13 e 14 febbraio dalle 10 alle 13 e sarà curato dall’attrice e regista Silvia Giorgi (max 25 partecipanti).

La stagione teatrale e concertistica del MAT è promossa dalla Compagnia Tetraedro sotto la direzione di Francesco Cerra, nasce con il sostegno di ATCL (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio), Regione Lazio per la Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Territorio e la collaborazione con Dominio Pubblico, Teatro Argot , Teatro dell’Orologio, Hùrum Teatro, Quattro Note Motrici, All’Improvviso.

Per tutti gli eventi è consigliata la prenotazione: info@tetraedro.org, matviterbo@gmail.com368 3750512 – 349 1591280 – pagina Facebook: MAT Viterbo.

Share.

Comments are closed.