| dal 12 LUGLIO 2024 | FERENTO – Torna al Teatro Romano la stagione estiva: il programma!

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Teatro tra classici antichi e drammaturgia contemporanea, danza, operetta, musica, ed  eccezionali presenze come quella dello psichiatra, sociologo e scrittore di grande notorietà  Paolo Crepet, beniamini del pubblico come Giovanni Scifoni, Emilio Solfrizzi, Francesco Montanari, Luca Bizzari, Franco Branciaroli, Arianna Porcelli Safonov. Nel cartellone della stagione estiva del teatro di Ferento 2024 ce n’è davvero per tutti. Non mancheranno i tradizionali appuntamenti di “Tramonti” nell’area delle antiche terme.

FerentoTeatroFestival è organizzato, come avviene da oltre venti anni, dal Consorzio Teatro Tuscia con la direzione artistica di Patrizia Natale ed è sostenuto dal contributo del ministero della Cultura, che dal 2022 lo ha riconosciuto Festival a livello nazionale, dal Comune di Viterbo, dalla Regione Lazio, da Fondazione Carivit e da Ance.

Va sottolineato il consolidato rapporto di collaborazione con Archeotuscia onlus per la realizzazione dei Tramonti.

Gli spettacoli nel teatro romano inizieranno alle ore 21.15 mentre quelli nell’area antiche terme alle 19.30, questi ultimi preceduti alle 18,30 da una visita al sito archeologico a cura di Archeotuscia.

La stagione nel teatro avrà inizio venerdì 12 luglio con “L’Avaro”, esilarante commedia tratta da “Aulularia” di Plauto con interpreti Gigi Savoia, Francesca Bianco e altri otto attori, per la regia di Carlo Emilio Lerici. La commedia originale, mancando completamente del V e ultimo atto, è stata nel 1988  riscritta e completata da Roberto Lerici per il grande Mario Carotenuto, e ripresa ora per raccontare un vizio universale dell’uomo ammalato per avere trovato un improvviso tesoro.

Seguirà lunedì 15 luglio in prima nazionale Mario Brancaccio ne “La Fabbrica degli Angeli senza tempo” per la regia e coreografia di Aurelio Gatti con musica di Antonio Porpora. Un viaggio canoro tra il Seicento e Settecento nella Napoli che attraeva artisti e musicisti, un racconto del fenomeno degli “evirati cantori” e di  tutto il mondo della castratioeuphonica, aspetto singolare della scuola operistica napoletana barocca, in cui sacro e profano sconfinano nell’immaginario, curiosità, seduzione.

Mercoledì 17 luglio, subito dopo il debutto al Teatro Romano di Verona, Francesco Montanari e Franco Branciaroli saranno in scena con “Amleto” testo di Davide Sacco tratto da Shakespeare con la regia dello stesso Sacco e musiche di Antonio Sarcina. Un classico frutto di una ricerca personale e artistica con una drammaturgia al contempo innovativa e fedele al capolavoro del grande bardo.

Nuovo appuntamento mercoledì 19 luglio con “Anfitrione” di Plauto interpretato e diretto da Emilio Solfrizzi insieme a un nutrito gruppo di attori. Equivoci, situazioni buffe, colpi di scena e inganni che creano una girandola esilarante in  cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico-linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità.

Lunedì 22 luglio in scena “Un letto per due”con Riccardo Polyzzi Carbonelli e Marina Lorenzi, scene e regia di Livio Galassi.  Un testo di Tato Russo che racconta la storia di una coppia dal giorno del loro matrimonio alla fine tra gioie, difficoltà, tribolazioni, risate e dolori.

Luca Bizzarri martedì 23 luglio sarà protagonista di “Non hanno un amico” di Bizzarri e Ripamonti.  Uno spettacolo teatrale ispirato dall’omonimo podcast edito da Chora Media che ha riscosso e tutt’ora riscuote un tale successo da rendere famosa la frase “Non hanno un amico” un intercalare comune e diffusissimo.

Molto atteso l’appuntamento di giovedì 25 luglio in cui Giovanni  Scifoni  racconta “Frà, San Francesco, la superstar del Medioevo” con musiche originali di Luciano Di Giandomenico eseguite con strumenti antichi, per la regia di Francesco Ferdinando Brandi. San Francesco viene raffigurato in ciò che aveva di speciale, cioè che era un artista, forse il più grande della storia con un enorme potere persuasivo che arriva fino a noi contemporanei.

Venerdì 26 luglio Ferento torna all’operetta con “La Vedova Allegra” musicata da F. Lehar, su libretto di Viktor Lèon e Leo Stein, con la regia di Flavio Trevisan. Un capolavoro della tradizione operettistica, messo in scena dalla Compagnia Italiana di Operette che ben si inserisce nell’incantevole scenario dell’antico Teatro.

Evento eccezionale l’ incontro con Paolo Crepet in “Mordere il Cielo” previsto per martedì 30 luglio. Un appuntamento che richiama moltissima gente per la sua importanza e per le analisi che lo psichiatra, sociologo e scrittore compie sul mondo contemporaneo in cui viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano impensabili espressività.

Altro atteso appuntamento giovedì 1 agosto con Arianna Porcelli Safonov in “Fiabafobia”. Fobia vuol dire paura che significa percuotere e abbattere gli animi. Le paure ci abbattono giornalmente percorsi dalla fobia, la risata però, è il linguaggio per entrare dentro ad uno degli argomenti più attuali e impegnativi di questo momento storico: la paura come timore sociale. Nel suo monologo Arianna Porcelli Safonov indaga sulle fobie della nostra quotidianità per ridere e per pensare.

Mercoledì 7 agosto è la volta di uno dei classici più importanti del XX secolo “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello nell’interpretazione di Felice Della Corte e un gruppo di attori di grande impronta per la regia di Claudio  Boccaccini.  A distanza di un secolo, in una società profondamente mutata assistere a quest’opera è un esperienza da non perdere perché resa ancora più unica dall’incantevole scenario del Teatro dell’antica città romana.

“Canto Libero con Omaggio alle canzoni di Battisti e Mogol”sarà di scena venerdì 9 agosto. Non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro dello storico duo. Sul palco un ensemble di musicisti affiatati e già rodati nel corso di lunghe carriere e tournée.

Si torna al classico lunedì 12 agosto con “Elena”di Euripide con Silvia Siravo, Mariano Rigillo e Cicci Rossini, regia di Nicasio Anzelmo. Una rilettura della tragedia euripidea spogliata dal mito e dalla tradizione, affidata ad attori di notevole capacità.

L’ultimo appuntamento nel Teatro martedì 13 agosto, è un classico del balletto “Il lago dei cigni” con la Compagnia Almatanz e le coreografie di Luigi Martelletta; spettacolo che nasce da un idea da molti anni pensata dal coreografo, nel corso della sua lunga e intensa carriera di primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma e in tanti altri teatri italiani ed europei.

Per quanto riguarda gli appuntamenti Tramonti

Sei gli eventi previsti per i “Tramonti” nell’area delle antiche terme,  con inizio ore 19.30, preceduti alle 18.30 da una visita al sito archeologico.

Mercoledì 24 luglio in scena “Cuoro inciampi per sentimenti altissimi” di e con Gioia Salvatori. Nato sotto forma di blog nel 2012, nel corso degli anni “Cuoro” è diventato un fortunato e divertente  spettacolo sul tema centrale dell’amore nel quale coglie spunti nella contemporaneità. Che cos’è l’amore?
Sdraiata su un divano, al centro di un giardino immaginario, la protagonista passa in rassegna se stessa e i propri rovelli interiori, indaga i desideri, rinarra storie d’amore e i loro inevitabili disfacimenti, attraversa i discorsi sul sentimentalismo e ilpop che di essi si pasce abbondantemente, esplora canzonette, lamentazioni e modelli femminili disgraziatissimi, compone, fa e disfa le sue considerazioni e per ogni conclusione che trova, prova una nuova fuga.

Domenica 28 luglio “Dalla passione alla fede, l’amore nella Divina Commedia”. Una piéce ideata e interpretata da Giuseppe Rescifina con intermezzi musicali composti ed eseguiti da Daniela Sabatini che procede dal basso verso l’alto, dai sensi allo spirito, valutando le diverse forme di amore nel capolavoro del “padre” della lingua italiana.

Lunedì 29 luglio in scena “Don Felice Sciosciamocca creduto guaglione ‘e’nanno” di Antonio Petito con Roberto Capasso, Nello Provenzano, Miriam Della Corte e Valentina Martiniello diretto da Roberto Capasso. Una gustosa burletta che si rifà alla commedia dell’arte e che riporta la maschera di Pulcinella a numerosi palchi europei per la sua opera farsesca di un tempo. Una regia che sa cogliere la vis comica del grande Petito e restituirla a noi “moderni” con leggerezza e garbo.

Altro appuntamento mercoledì 31 luglio “Primi passi sulla luna” di e con Andrea Cosentino. Un viaggio surreale, esilarante e struggente, che prende spunto dallo sbarco dell’uomo sulla luna per creare una schiera di improbabili personaggi locali e torri gemelle, monoliti, alieni e spiritualità, scimmie, tapiri e licantropi.

Lunedì 5 agosto sarà in scena“L’Alcesti” di Euripide testo e regia di Fabio Pisano, uno dei più premiati autori contemporanei, con Francesca Borriero, Roberto Ingenito e Raffaele Ausiello e musiche dal viso eseguite da Francesco Santagata. L’Alcesti di Euripide per l’autore è una passione che viene da molto lontano; dalle prime letture delle tragedie greche, e dal fascino infinito che una donna, un personaggio tanto alto e nobile esercita, nel momento stesso in cui sceglie il sacrificio per Admeto. È una riscrittura “prosatiresca” di Euripide pensata per provocare e asciugare i rapporti epici tra i personaggi nella ricerca di un linguaggio congruo all’imborghesimento del lutto e del dramma borghese.

Infine giovedì 8 agosto “Il sogno di Ipazia”, protagonista Francesca Bianco, per la regia di Massimo Vincenzi, è un appassionato racconto dell’immaginario ultimo giorno di vita di Ipazia, astronoma e matematica pagana vissuta ad Alessandria d’Egitto a cavallo tra 300 e 400, donna-simbolo per generazioni di donne di libertà e autonomia di pensiero. La seguiamo dal suo risveglio al mattino, dall’uscita di casa per recarsi alla sua scuola, sino all’aggressione e alla morte, uccisa barbaramente perché libera, perché pagana, perché colta scienziata, perché donna.

La stagione è stata presentata a Palazzo dei Priori lo scorso 17 giugno dal direttore artistico del Consorzio Teatro Tuscia Patrizia Natale insieme alla sindaca Chiara Frontini, all’assessore alla cultura e all’educazione Alfonso Antoniozzi e a Elisabetta de Minicis per la Fondazione Carivit.

Ulteriori informazioni: 393 9041725 – www.teatroferento.it

Info biglietti:

platea: 25,00 euro – ridotto 23,00 euro

gradinata: 20,00 euro – over 65: 18,00 euro – under 26: 15,00 euro

Prevendite online: www.ticketitalia.com

www.ticketone.it (solo spettacoli Crepet e Canto Libero)

Viterbo: Underground – 0761 342987

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