Il concetto di bioetica, parola coniata per la prima volta da Fritz Jahr nel 1927 – prendendo spunto dall’imperativo categorico kantiano -, incontro delle scienze naturali con le scienze umane, trae le sue origini a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, portando con sé un alone di innovazione e rinnovamento.
Questo nuovo campo di ricerca e riflessione, definito anche come un movimento di idee e di valori che continuamente cambiano nel corso della storia, mette in dialogo diverse discipline, dalla filosofia al diritto, dall’economia alla sociologia, dall’antropologia alla psicologia. La bioetica quindi riassume in sé la scienza della sopravvivenza dell’uomo nel suo ecosistema temporale, racchiudendo tutti gli interrogativi e le risposte che l’essere umano ha cercato e cerca di interpretare e rappresentare con la forte risonanza della pratica delle arti e della creatività.
Quel vento di novità che questa disciplina rappresentava nel secolo scorso, divenuta attualità nell’epoca presente, dove si è sempre più relegati nel ruolo di consumatori piuttosto che in quello di attori e produttori della propria esistenza, correndo sempre più il rischio di cadere in un edonismo utilitarista, ha fatto sì che quel potenziale straordinario divenisse nell’oggi ordinario, travolgendo anche un campo come quello dell’arte, asservito a sistemi di consenso, al mercato e alle ideologie. Volendo sintetizzare, potremmo usare le parole di Adriano Pessina, seppur riferite più alle scienze mediche, ma calzanti anche a quelle umanistiche e artistiche, usate nel suo libro “Bioetica. L’uomo Sperimentale”:
“Se dovessimo caratterizzare con una formula il clima del presente, potremmo dire che questa è l’epoca dell’indifferenza, cioè della negazione di ciò che fa la differenza…. ciò che fa problema è l’ondata di banalizzazione e di improvvisazione…”.
L’ Arte è da sempre via e strumento per la scoperta della straordinarietà della vita e della sua sacralità, spazio reale del sogno, creatività, vitalità, ricerca di senso e chiave di lettura nel viaggio di crescita e scoperta del sé sconosciuto. Gli ultimi due anni ci hanno reso vulnerabili ma attraverso l’arte si possono riformulare concezioni fondamentali che riguardano il bene, la verità e la bellezza. L’arte contemporanea come mezzo per proteggere la dignità umana e i suoi diritti fondamentali, uno stimolo per accrescere la sensibilità sociale e un dialogo costruttivo circa la vita. Molti quindi i temi che le diverse sensibilità artistiche coinvolte svilupperanno, in un percorso articolato e fitto di esposizioni ed eventi, nelle molteplici sedi coinvolte.
Fortemente voluto da Laura Lucibello, presidente e fondatrice, la Biennale 2022 si avvale, per la prima volta, di un comitato scientifico composto da membri che da anni ricoprono ruoli primari nell’ambito delle arti contemporanee a livello internazionale: Antonio Arévalo – critico e curatore promotore della cultura del Sudamerica in Europa, Gian Maria Cervo – regista drammaturgo responsabile Quartieri dell’Arte Festival internazionale di Teatro di Viterbo, Antonietta Grandesso – responsabile cultura Spazio Thetis Arsenale Nord Venezia, Velia Littera – curatrice e responsabile Galleria Pavart Roma, Pino Mascia – artista, docente e direttore artistico accademia di Belle Arti di Urbino.
Sette i Comuni coinvolti: Viterbo, Celleno Borgo Fantasma, Graffignano, Oriolo Romano, Sipicciano, Tuscania, Vitorchiano; oltre 12 le sedi espositive.
Prima inaugurazione Tuscania il 9 Giugno alle ore 17,30 con l’esposizione open air nel Giardino Santa Croce del Comune e dove, dal 15 al 30 Luglio, presso la chiesa di S. Agostino si terrà PAX_22, mostra di scultura di Roberta Morzetti – Special artist guests Chicca Regalino, Fabio Viola Ferrone, Giovanni Trimani, a cura di Velia Littera.
Numerosi gli eventi collaterali, tra i più significativi la partecipazione a:
1° New European Bauhaus Festival (https://new-european-bauhaus-festival.eu/) dal 9 al 12 giugno;
Arti Vi.Ve. un ponte fra Viterbo e Venezia – Biennali a confronto Spazio San Vidal Venezia dal 15 al 25 settembre;
nonché in anteprima assoluta l’arte contemporanea entrerà con la Biennale nel Santuario di Santa Rosa a Viterbo.
Presto on line consultabile la programmazione completa:
https://www.facebook.com/biennaleviterbo
Biennale di Viterbo Arte Contemporanea
7a esposizione internazionale
Presidente e Direttore Artistico
Laura Lucibello
info: info@biennalearteviterbo.it
Press Office Vania Lai
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