Domenica 18 novembre, dalle ore 11.00 alle 13.00, in Sala della Legnaia, presentazione letteraria del libro “A tavola con gli antichi romani” scritto dal divulgatore storico, Giorgio Franchetti. Al termine una degustazione di alcune pietanze ”romane” ricostruite sulla base di antiche ricette dall’archeocuoca Cristina Conte.
L’evento è organizzato da Edizioni Efesto in collaborazione con Regione Lazio, LAZIOcrea, Mibac, Comune di Santa Marinella e Coopculture.
Tante curiosità e scoperte riguardo l’evoluzione del cibo e dell’alimentazione, come e cosa mangiavano gli antichi romani, tanto da essere definiti da Plauto, vissuto tra la seconda metà del III e gli inizi del II secolo a.C. ” mangiatori di polenta“, perché la polenta di farro era onnipresente nei pasti tipici dei nostri antenati.
Ma si parlerà anche dei traffici di cibo lungo il tutto il bacino del Mediterraneo e, di conseguenza, della conservazione del cibo in epoca romana.
Un capitolo interessante per scoprire come fecero gli antichi Romani a risolvere un problema immenso e importantissimo come quello della conservazione dei cibi, dal momento che non potevano compiere quel gesto così consueto che mille volte al giorno facciamo: aprire e chiudere un frigorifero.
Certamente nel libro trovano spazio, oltre a tanta storia, tantissime interessanti ricette, riprese da Apicio, da Catone, da Varrone e da Columella.
Si parlerà delle moltissime analogie con abitudini, superstizioni, modi di fare e dettagli della vita quotidiana e del cibo che sono ancora fermamente radicati nella nostra società moderna, e si scoprirà anche come su alcuni argomenti sia stata fatta cattiva informazione. Molti luoghi comuni legati all’alimentazione dei Romani, come ad esempio quelli sul famigerato garum, sono frutto di errata trascrizione o dovuti ai millenni che ci separano dai Romani, e in questo libro vengono affrontati e riportati alla loro giusta dimensione, una volta per tutte.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti