Al Centro di documentazione del costume farnesiano, istituito nel 1983, si è aggiunto nel dicembre 1998 il Museo del costume farnesiano che occupa le sale del secondo piano nobile del palazzo Farnese e alcuni locali dal piano ammezzato sottostante. Il Museo con l’ausilio di pannelli illustrativi, postazioni interattive, saletta video, ospita un’ ampia collezione di riproduzioni di abiti nobiliari, popolari, ecclesiastici, abbigliamento intimo, accessori, armi ed armature del periodo rinascimentale.
Tutti gli abiti sono costruiti fedelmente sulla base di quadri, stampe e dipinti dell’epoca e si riferiscono in particolare al vestiario della famiglia Farnese. Oltre ai costumi sono esposti antichi registri dell’archivio storico, alcune ceramiche del XVI secolo ritrovate nel butto del palazzo, un telaio per la tessitura del 1800 e diversi oggetti per la lavorazione della lana.
L’obiettivo principale del Museo e Centro di documentazione del Costume Farnesiano di Gradoli è quello di avvicinare il pubblico più vasto alla evoluzione del costume presso le corti dei Farnese nel periodo compreso tra il XV ed il XVII secolo e di rintracciare in parallelo la storia di una casata che proprio nell’ Alta Tuscia ha lasciato segni indelebili.
Museo del costume Farnesiano: Palazzo Farnese, Piazza Luigi Palombini, 2 (Gradoli)
PERCORSO ESPOSITIVO
PRIMA SALA (LOGGIONE)
All’interno della prima sala, cosiddetta “Loggione” che il museo ci offre possiamo ritrovare abiti da cerimonia, nobiliari, maschili e femminili del 1400, in cui è evidente l’influenza della moda francese nello stile e nel taglio dei tessuti. Questa sala è detta loggione perché all’epoca dei Farnese era una loggia aperta; infatti negli affreschi sono rappresentati i paesaggi che si vedrebbero al di là della parete.
SECONDA SALA (INTIMO E ACCESSORI)
Proseguendo il percorso si scende al piano sottostante tramite una scala di servizio, in cui si trova la sezione intimo e accessori. Al suo interno è possibile osservare abbigliamento intimo, guanti, copricapi, calze, scarpe e accessori vari sia maschili che femminili.
TERZA SALA (ARMI E ARMATURE)
Sala delle armi e dei monocromi. La sala, decorata con affreschi monocromi raffiguranti battaglie navali e terrestri, presenta armature e abiti del 1500. All’interno di questa sala è possibile prendere visione di video di approfondimento sul costume, la moda e la vita quotidiana del Rinascimento.
QUARTA SALA (SALA DEI DUE CAMINI)
Sono esposti numerosi abiti del pieno Cinquecento in cui predomina lo stile Spagnolo introdotto dalla dominazione Borbonica in Italia. Le stoffe utilizzate, prodotte nei centri tessili di Firenze e Venezia sono soprattutto velluto, damasco, broccato e seta. Il costume che predomina questa sala è quello del Papa Paolo III (Alessandro Farnese),composto dal piviale impreziosito da gigli farnesiani d’oro
QUINTA SALA (SALA DELLA TESSITURA)
Questa piccola saletta espone un telaio originale della fine dell’Ottocento e numerosi utensili per la lavorazione della lana e della canapa come fusi, rocche, pettini per la cardatura, scotole e ammaccatoi. Completano l’esposizione brocche, ceste, vecchi ferri da stiro, scolaricotta e scolapasta.
SESTA SALA (SALA DELLE NOZZE)
L’ultima sala del museo offre al visitatore un’attenta riproduzione della scena del matrimonio tra Ottavio Farnese e Margherita d’Austria. Tale riproduzione è stata possibile osservando l’affresco dei fratelli Zuccari nel Palazzo Farnese di Caprarola nella sala dei fasti farnesiani.
SALA MULTIMEDIALE
Grazie a questa sala è possibile l’esposizione di video multimediali-interattivi con giochi didattici e visita virtuale del museo. Inoltre sono presenti aule didattiche per la realizzazione di laboratori artistici di pittura su stoffa e affresco rinascimentale.