Il Vino Est Est Est è uno dei vini più apprezzati del nostro territorio e vanta vitigni autoctoni. La sua leggenda ancora oggi corre tra i vigneti, nelle cantine scavate nel tufo, nei racconti storici di una terra leggendaria, la Tuscia… E’ qui che nasce un vino famoso in tutto il mondo, così buono ed apprezzato da mantenersi per secoli un posto d’onore nella storia del nostro territorio.
Il vino Est! Est! Est!, DOC è probabilmente il vino più conosciuto ed apprezzato tra i vini della provincia di Viterbo. E’ ottenuto con varie uve tipiche presenti da sempre nel nostro territorio tra cui il Trebbiano toscano, localmente detto Procanico dal 50% al 65%; Trebbiano giallo, localmente detto Roscetto dal 25 al 40 %; Malvasia bianca lunga e/o Malvasia del Lazio dal 10 al 20%. Possono concorrere alla produzione di detto vino altri vitigni di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione per la Regione Lazio, da soli o congiuntamente, nella misura massima del 15%.
L’AREA DI PRODUZIONE
Il disciplinare della DOC (Di Origine Controllata) Est Est Est, include nell’area di produzione i vigneti compresi nei comuni all’interno della valle del lago di Bolsena e sui crinali, precisamente Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta.
In questa terra baciata dal sole e protetta dai crinali dell’antico complesso vulcanico Volsinio, il vino Est Est Est rappresenta la storia, la cultura, la tradizione ed un indotto economico importante, vera attrazione anche per i tours italiani e stranieri. Dal tempo di Defuk, ovviamente il vino è cambiato, è molto migliorato ed è diventato un vino importante, molto apprezzato in tutto il mondo, grazie alle cantine che ne hanno saputo esaltare le caratteristiche organolettiche legandole ad una terra unica, la Tuscia.
LA STORIA
Per scoprire le origini di questo vino, o meglio della sua storia o leggenda, dobbiamo fare un salto indietro di circa 1000 anni, in pieno medioevo quando Enrico V di Germania, nel 1111, transitava con il suo esercito nella Tuscia lungo la via Cassia, diretto a Roma per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero.
Al suo seguito, cortigiani, consiglieri, uomini di fiducia ed il vescovo Johannes Defuk, amante delle cose buone, in particolare dei vini… Egli si faceva precedere da un suo servo, che aveva il compito di cercare vino buono nelle città o villaggi che avrebbe incontrato lungo il tragitto. Il servo, se avesse trovato vino buono in una locanda o cantina, avrebbe dovuto scrivere all’ingresso Est!, ovvero c’è (est bonum), qui c’è vino buono. Giunto a Montefiascone, il suo servo trovò un vino talmente buono che dovette scrivere per ben tre volte Est! Est! Est!!!
Era ciò che il vescovo Defuk desiderava e giunto a sua volta a Montefiascone, dopo avere assaggiato quel vino decise di fare una sosta di qualche giorno. Al ritorno da Roma, decise di fermarsi a Montefiascone e si abbandonò al piacere del vino Es Est Est di Montefiascone ed al clima che qui si gode.
Vi rimase fino alla sua morte, quando fu sepolto nella chiesa di San Flaviano dove in sua memoria fu deposta una lapide ancora oggi presente e visibile. Nel testamento, il vescovo Defuk diede disposizione di lasciare 24.000 scudi alla comunità di Montefiascone per gratitudine all’ospitalità ricevuta durante la sua permanenza per aver goduto del tanto amato vino Est Est Est.