| #TRADIZIONIDELLATUSCIA | I Fuochi di Santa Dolcissima – SUTRI

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Come ogni anno, all’interno dell’Antico Anfiteatro di Sutri, una splendida arena scavata nel tufo risalente ad epoca etrusco/romana, sontuosamente illuminata a fiaccole romane, si può ammirare uno spettacolo pirotecnico che, insieme alla suddetta cornice, catapultano lo spettatore in un’esperienza mozzafiato.

| #TRADIZIONIDELLATUSCIA | I Fuochi di Santa Dolcissima - SUTRILo spettacolo segna la conclusione dei festeggiamenti in onore di S. Dolcissima, patrona della città, con una durata effettiva che tendenzialmente varia fra i 20 e i 30 minuti e l’applauso nasce sempre spontaneo, sia dagli abitanti di Sutri che dai numerosi turisti che ogni anno giungono numerosi per godersi questo meraviglioso evento, con grande orgoglio di tutta la cittadinanza sutrina.

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SANTA DOLCISSIMA

Santa Dolcissima è la patrona di Sutri che ne festeggia solennemente il 16 Settembre il dies natalis (giorno della morte e nascita alla vita celeste). L’iscrizione marmorea in latino murata nella cappella della Santa ci dice che Dolcissima era una vergine che per la sua fede in Dio odiò il mondo e venne martirizzata (incisione della palma del martirio). Il giorno natale di questa vergine si celebra il XVI prima delle calende di Ottobre.

La liturgia identifica Dolcissima come vergine sutrina del III secolo, Martire della Fede. I festeggiamenti che Sutri tributa alla Santa Patrona hanno il loro culmine la sera del 16 settembre di ogni anno quando, alla solenne processione, partecipano le antiche confraternite del Santissimo Sacramento – Santa Croce, del Santissimo Nome di Maria e tutto il popolo Sutrino: il simulacro della Santa viene portato per le vie della città tra composte e devote ali di folla. La raffigurazione di S. Dolcissima, in legno e argento, di acceso barocco, è attribuita alla Scuola del Bernini; la fattura è pregevolissima e lo sguardo e il movimento sono d’incanto, anche per le persone non propriamente devote o religiose.

Alla fine dei festeggiamenti la statua di Santa Dolcissima viene posta in un vano ricavato nel primo altare della navata destra della Cattedrale e coperta da una tela del pittore tedesco Heinrich Schmidt eseguita nel 1792, che funge da paramento e chiusura alla nicchia della statua; la santa è raffigurata con una palma in mano ed ha per lo sfondo il panorama di Sutri visto da Sud-Ovest, dove è evidenziato l’edificio della Cattedrale sovrastato dall’imponente campanile. Altra bellissima immagine di S. Dolcissima è in un affresco della volta della navata centrale, sempre nella Cattedrale, del pittore Luigi Fontana che tra il 1892 e il 1894 affrescò la volta della navata centrale, la volta sopra l’altare maggiore, e le pareti dell’abside; in questo quadro è raffigurata la gloria della Santa attorniata da angeli con giglio, palma e corona, tutti simboli del martirio.

Oltre queste opere esiste un’altra importante raffigurazione della Santa, in un affresco risalente al XIV secolo presente all’interno della Chiesa di S. Maria del Parto: questa carenza di immagini, contribuisce a stendere un velo di indeterminatezza e di “mistero” sulle origini e la storia del culto di S. Dolcissima nella città di Sutri. La devozione dei Sutrini per la Santa Patrona è tuttavia molto radicata e viva, documentata dalla presenza in numerose abitazioni di quadri in bassorilievo dorati raffiguranti la Santa e dai numerosissimi ex-voto presenti all’interno della Cappella nella Cattedrale.

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