Il Pranzo del Purgatorio è una tradizione che si rinnova ormai da 500 anni a Gradoli.
Circa 2000 commensali si trovano tutti insieme il mercoledi delle Ceneri in un grande capannone della locale cantina Sociale per consumare un pasto che comprende, da sempre, lo stesso menu:
-Fagioli in bianco conditi con Olio extra vergine d’oliva dei colli gradolesi e un pizzico di pepe
-Minestra di riso con sugo di tinca, la cui ricetta è conosciuta solo dai cuochi addetti
-Luccio in umido
-Nasello fritto
-Baccalà lesso insaporito con Olio extra vergine d’oliva ed un trito di aglio e prezzemolo
-Una mela
La tradizione ha origine alla fine del XVI secolo quando la Fratellanza del Purgatorio che allora si chiamava Opera Pia per il Suffragio delle anime del Purgatorio, iniziò con l’organizzare questo evento per raccogliere fondi e altri beni di sostentamento per le sue attività di soccorso alle famiglie in difficoltà. Ancora oggi i novanta membri della Fratellanza, tutti uomini, ripetono, ciascuno nel proprio ruolo, i riti che culminano col grande pranzo del mercoledi delle Ceneri.
Si inizia nella mattinata del giovedì grasso quando alcuni di loro, vestiti con il tradizionale saio marrone, mantellina e cappuccio viola, preceduti dallo stendardo e accompagnati dal tamburino, attraversano il paese e la campagna richiedendo offerte di ogni genere che, nel pomeriggio, verranno messe all’asta nella piazza del paese. Il ricavato sarà utilizzato per acquistare quello che occorre per allestire il Pranzo e cioè circa duecentocinquanta chili dei deliziosi fagioli del Purgatorio, seicento chili di luccio ed altrettanti di nasello e baccalà, sessanta di tinca.
Il tutto sarà cucinato con il fuoco di cinquanta quintali di legna accesa, dai fratelli fuochisti, alle tre del mattino del mercoledì.
Alle 13,00 i quasi duemila commensali (Gradoli ha una popolazione di circa 1500 persone) affollano già i tavoli allestiti nel grande capannone della cantina Oleificio Sociale di Gradoli. Come da tradizione devono portarsi da casa ( ma possono anche acquistarli nello spaccio allestito sul posto per l’occasione) stoviglie, pane e vino.