E’ un rito di tradizione che si ripete ogni anno a Valentano e vale la pena di ricordare perché rientra nelle storie che differenziano la Tuscia e lo rendono singolare.
Il culto mariano della popolazione di Valentano ha conosciuto nei secoli passati e tuttora conserva una profonda devozione verso la Madonna Assunta in Cielo e, ogni anno per Ferragosto, l’originaria e principale festa del mondo contadino, celebra tale ricorrenza con particolare solennità e con manifestazioni folkloristiche che richiamano alla memoria antichi riti propiziatori verso le divinità agresti
La celebrazione è, in definitiva una festa di ringraziamento per l’annata agraria. Alla Madonna vengono offerti, come in un sacrificio di primizie, fragranti biscotti e grappoli d’uva (il pane e il vino), con una cerimonia semplice e significativa: al rullar d’un tamburo ornato con un biscotto, si forma una piccola processione che parte dalla dimora dei deputati o signori della festa e procede verso la chiesa parrocchiale dove si conserva l’artistica statua lignea della Madonna Assunta che, secondo la tradizione, si crede scolpita nel tronco di un albero di ciliegio appositamente tagliato nelle terre di Valentano.
All’alba della vigilia di Ferragosto, dalle “coste” verso il Piano di Valentano, si inizia la tiratura del solco. Da tempo è con un trattore che viene tirato il Solco, ma la devozione è la stessa di quando a tirare l’aratro c’erano i buoi.
Nei giorni precedenti sono state messe le “biffe”, utilizzate per controllare la giusta direzione durante la tiratura del solco. Nei campi, a riposo dopo la mietitura del grano, si crea un contrasto molto evidente tra il biondo delle stoppie e il bruno scuro della terra rivoltata dall’aratro.
Una volta che il solco è terminato, lungo circa 3 Km, i bifolchi, insieme ai signori deputati della festa, fanno merenda col tradizionale biscotto e vino.
Poi si prosegue, per le vie del Paese, col tamburello per annunciare che il solco è dritto, il che sarà sicuramente di buon auspicio anche per la successiva annata agraria. La festa si conclude la sera con processione solenne in onore della Madonna Assunta in Cielo.