“La vita silenziosa delle cose”
Viterbo, Palazzo dei Priori, fino 30 gennaio 2016
Selezione di quaranta nature morte, che abbracciano un periodo che parte dalla fine del ‘500 per arrivare alla seconda metà del ‘900. A cominciare dagli straordinari dipinti sei e settecenteschi, testimonianza dei periodi di maggiore espressione e fortuna del genere, rimanendo tuttavia immutate anche nelle declinazioni più vicine allo spirito della modernità.
“Vita silente” preferiva chiamare Giorgio De Chirico la natura morta, rifacendosi al termine tedesco Stilleben, che significa appunto “vita silenziosa”. Infatti, scriveva il grande metafisico, “la natura morta è un quadro che rappresenta la vita silenziosa degli oggetti e delle cose”. E oggi, questa splendida mostra, si rifà fin dal titolo a quest’accezione di uno dei generi-cardine della nostra tradizione artistica, sottolineando il carattere del “silenzio”delle cose (piatti, frutti, suppellettili, stoviglie, arredi, mazzi di fiori), come categoria universale e atemporale, al di là e oltre lo scorrere insistente del tempo, delle mode, del chiacchiericcio che troppe volte accompagna l’incedere delle nuove correnti artistiche e degli infiniti “ismi” che caratterizzano la nostra storia dell’arte, in particolar modo dall’avvento delle avanguardie fino a oggi.
Quaranta opere, che abbracciano un periodo che parte dalla fine del Cinquecento per arrivare alla seconda metà del Novecento che attestano di una ricchezza formale, una pregnanza pittorica e un’aderenza al dato di realtà rimaste del tutto inalterate nel tempo: a cominciare dagli straordinari dipinti sei e settecenteschi di Fede Galizia, Vincenzo Campi, Evaristo Baschenis, Carlo Magini, Giacomo Ceruti, testimonianza dei periodi di maggiore espressione e fortuna del genere, rimanendo tuttavia immutate anche nelle declinazioni più vicine allo spirito della modernità, come quelle di grandi protagonisti delle avanguardie storiche come Fortunato Depero, o di maestri dell’astrattismo italiano come Atanasio Soldati, o di giganti della pittura informale come Ennio Morlotti.
La mostra sarà aperta fino al 30 gennaio 2016, tutti i giorni (ore 10,00 – 19,00), con esclusione del lunedì mattina; biglietto d’ingresso di 5 euro, disponibile anche online insieme alla possibilità d’acquisto del catalogo.
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Viterbo, Etruschi in 3D
“Etruschi 3D”, una mostra multimediale itinerante sugli Etruschi è ordinata nella sala espositiva dell’ex Chiesa degli Almadiani, promossa dal Comune di Viterbo e organizzata dall’associazione Historia (si confronti omonimo link in questo stesso notiziario)
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Viterbo, La stagione concertistica dell’Università della Tuscia
Auditorium di Santa Maria in Gradi, ingresso via Sabotino 20 (ampio parcheggio)
Sabato 23 gennaio 2016, ore 18,00
Concerto del coro dell’Unione Musicale Viterbese “A. Ceccarini” diretta da Roberto Bracaccini e il pianista Ferdinando Bastianini.
“I Maestri Bracaccini e Bastianini – spiega il direttore artistico della rassegna Franco Carlo Ricci – musicisti di prim’ordine con vasta e pluriennale esperienza nell’ambito della composizione e della esecuzione musicale, sono vincitori di importanti concorsi ed hanno compiuto numerose e impegnative tournées in Italia e in Paesi anche molto lontani, esibendosi per Istituzioni prestigiose.
ll programma proposto comprende, nella prima parte, composizioni sacre di Vincenzo Rivoglia, scomparso nel 2013 e, purtroppo, forse poco conosciuto in Italia, ma anche di Brahms e di Perosi, alternate all’esecuzione di Studi per pianoforte di Chopin.
Nella seconda parte, non meno interessante, il Coro dell’Unione Musicale Viterbese “A. Ceccarini” proporrà una selezione di Spiritual tradizionali, tratti dal 7° volume delle Opere di Vincenzo Rivoglia,intercalati dalle improvvisazioni pianistiche del Maestro Bastianini”.
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Viterbo, venerdì 22 gennaio 2016, ore 20,30
Si svolgerà, presso il Cinema Trento di Viterbo (località La Quercia), l’iniziativa cinematografica “Senza Frontiere”, è organizzata dall’associazione “Viterbo con Amore” in collaborazione con “Sans Frontières”, la “Casa dei diritti sociali della Tuscia”, l’Arlaf (Associazione Romana e Laziale per l’Affidamento Familiare) e il Tuscia Film Fest.
Nell’occasione, sarà proiettato il film “Il sole dentro”, alla presenza del regista Paolo Bianchini,
“Il sole dentro”, con Giobbe Covatta, Angela Finocchiaro, Francesco Salvi, Diego Bianchi, Gaetano Fresa, racconta di adolescenti in cerca di speranze. Due storie, una vera e l’altra di finzione, e due lunghi viaggi in direzione opposta: Yaguine e Fodè, due adolescenti guineani, si nascondono nel vano del carrello di un aereo diretto a Bruxelles per portare una lettera indirizzata “Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell’Europa” con la quale chiedevano scuole, cure, aiuti per un’Africa in ginocchio; dieci anni dopo, Thabo e Rocco, vittime del mercato di bambini calciatori, decidono di fuggire e affrontare il viaggio inverso, dall’Europa all’Africa, che si concluderà a N’Dola, un piccolo villaggio dell’Africa equatoriale, in un campo di calcio dedicato proprio a Yaguine e Fodè, dove giocheranno una partita per celebrare il ritorno di un piccolo campione…
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“Il sole dentro” è stato riconosciuto come film di interesse culturale da parte del Ministero dei Beni e Attività Culturali, ha ricevuto il patrocinio di UNICEF, Save the Children, Comunità di Sant’Egidio, Figc e Agiscuola. E’ stato premiato al Festival di Giffoni 2012. Girato nel 2011 tra l’Italia (Puglia) e l’Africa (Tunisia), è stato accolto da consensi unanimi.
“Con l’associazione Sans Frontières – spiega Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con Amore – più che una collaborazione, c’è stata una condivisione naturale, considerando che anche per Viterbo con Amore il valore dell’accoglienza è imprescindibile dal nostro contributo quotidiano nel volontariato. Un valore assoluto, insomma. Inoltre un obiettivo della nostra campagna di solidarietà 2016 è l’adozione di un progetto di Sans Frontières nella Repubblica Democratica del Congo. A tal proposito la presidente Gaby Lukusa sarà presente alla proiezione e interverrà delineando la situazione degli immigrati nella Tuscia. Prenderà la parola anche un rifugiato accolto nella nostra città che condividerà la sua personale esperienza di migrante. Anche la collaborazione con l’Arlaf, con la Casa dei diritti sociali della Tuscia e con Tuscia Film Fest è figlia di valori condivisi come la solidarietà, la pace, la promozione del benessere psicofisico della persona. Al termine del film – conclude Arruzzolo – ci sarà la possibilità di interagire con il regista Paolo Bianchini e di porgli domande”.
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Viterbo, domenica 24 gennaio 2016, ore 11,00
Spazio Arci Bianco Volta (via delle Piagge)
Prosegue “Storie di Domenica”, un nuovo progetto che mette insieme diverse realtà del territorio per offrire un appuntamento fisso dedicato all’infanzia. Un piccolo itinerario di realtà e spazi che ospiteranno una serie di incontri artisti e compagnie.
Protagonista la compagnia La Metaphora e “Il sogno dei musicanti di Brema” con Saskia Menting e Carmine Leta.
“Storie di Domenica” è promosso da Arci Viterboe nasce da un’idea di Augusto Terenzi con la collaborazione di la compagnia teatrale IlTetraedro, Il Cosmonauta, La Strada dell’orto, Giardino di Filippo, lo Spazio Arci Bianco Volta, Librimmaginari, la compagnia La Metaphora.
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Viterbo, domenica 24 gennaio 2016
Festa di S. Antonio, promossa dal Centro equestre di Sebastiano Iaschi, in compagnia dei butteri del Viterbese.
La manifestazione avrà inizio alle ore 10,30 con partenza dal parcheggio fuori Porta Faul.
Itinerario: via del Pilastro, via di Prato Giardino, piazzale A. Gramsci, via Fratelli Rosselli, piazza Verdi, via Marconi, piazza dei Caduti, via Ascenzi, Piazza del Comune, via san Lorenzo, ,piazza San Lorenzo
Alle ore 11.30, in piazza del Comune, il parroco della Chiesa S. Angelo in Spatha don Ivo eseguirà la benedizione degli animali. Dopo la benedizione, i butteri in sfilata torneranno presso il piazzale Porta Faul dove si concluderà la manifestazione.
Info: Sebastiano Iaschi, 335.7041133
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Acquapendente, la stagione 2015-2016 del Teatro Boni
Piazza della Costituente 9
Sabato 23 gennaio 2016, ore 21,00
La compagnia “Agata fa Teatro mette in scena “67. Gli ultimi giorni della Regina Maria Antonietta”, con Mariarita Marziali, Silvia Venturi, Mikele Nencini, con quest’ultimo anche regista.
Su Maria Antonietta sono sempre state dette molte cose: amata e disprezzata, emblema di opulenza, frivolezza e fascino, vittima del fallimento della monarchia. E’ contemporaneamente l’eroina negativa, la vittima sacrificale, la moglie bambina, la straniera, la buona e gentile prigioniera. E’ la voce di una donna e di una madre che rompe il silenzio buio ed umido del carcere e restituisce una dignità spesso negata ad una illustre figura storica non sempre compresa e poco conosciuta.
Domenica 24 gennaio 2016, ore 17.30
“Flebowsky. Storie di ordinaria corsia”
con Nicola Pistoia, Ketty Roselli, Armando Puccio; regia di Gigi Piola
E’ una?storia?per?addetti?ai?malori in cui gli ospedali sono visti dalla parte del pigiama, quello di Flebowsky, che ci racconta di reparti e corsie, di persone e malattie. L’ospedale diventa il teatro in cui il tragico ed il comico vengono esaltati come in nessun altro luogo. Questo spettacolo, il cui principio attivo è l’umorismo, vuole essere un farmaco preventivo per saper affrontare, quando capita, l’esperienza del ricovero. Una terapia del sorriso perché, in un luogo pieno di cose gravi, un po’ di leggerezza ci vuole: per capire, per comprendersi, per stare meglio.
La commedia è tratta da un manuale scritto da un vero paziente. L’autore ha deciso di ridere delle proprie malattie per ristabilire un sano rapporto tra malati, medici, ospedali, con la certezza che la prima medicina necessaria in un ospedale è la buona volontà delle persone.
Info: www.teatroboni.it; ; 0763.733174; 334.1615504
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Bagnoregio, domenica 24 gennaio 2016, ore 18,00
Auditorium Taborra (ia Fratelli Agosti)
La compagnia “Teatro Null” presenta in prima assoluta “Carmen” di Bizet con l’orchestra “I Fiati dell’Alta Tuscia” diretta dal maestro Marco Taschini, il soprano Seo Hyun Su, il tenore Alberto Marucci, la danzatrice Alessandra Ragonesi. Testo, narrazione e regia di Gianni Abbate.
E’ l’ultima grande produzione del Teatro Null che nel viterbese si distingue per i suoi innovativi progetti culturali, con un impegno costante tutto l’anno, ricordiamo anche che i suoi spettacoli girano sul territorio nazionale, come la “Traviata” che prodotta nella stagione 2014 – 2015, è ancora richiesta e sarà a Frosinone il 3 aprile.
“Carmen – spiega Abbate – una fra le opere più amate e rappresentate, è di un’incredibile modernità e incarna le tante donne di oggi che ancora combattono per la loro emancipazione e che troppo spesso sono vittime di barbarie. Carmen è un personaggio di estrema attualità, perché non è uno stereotipo di donna. E’ un personaggio che rompe con ogni schema culturale e sociale, una donna che fedele al suo sentire, rincorre la libertà ad ogni costo, con estremo coraggio e fierezza. Sarà, addirittura, la prima donna protagonista che dirà al pubblico “Carmen libera è nata, e libera morrà”.
Info: www.tusciafactory.it ; 347.1103270
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Carbognano, La stagione del Teatro Bianconi
Sabato 23 Gennaio alle ore 21.00 e Domenica 24 Gennaio alle ore 17.30
Michele La Ginestra arriva al Teatro Bianconi con il suo ultimo spettacolo di cui è autore: “M’accompagno da me” con la regia di Roberto Ciufoli.
Insieme all’autore sul palco Andrea Perrozzi, Gabriele Carbotti, Ludovica Di Donato e Alberta Cipriani. Vanno anche ricordati Alessandro Prugnola, Salvatore Ferraro, Adriano Bennicelli e Roberto Ciufoli che hanno collaborato alla stesura del testo.
E’ uno spettacolo comico, ma al contempo pieno di dettagli ricercati e arricchimenti che a volte divertono nel loro sarcasmo, a volte commuovono nella loro estrema sensibilità e profondità. La scenografia è quella di un carcere, ci sono delle sbarre e quattro detenuti che aiutano a scandire a suon di musica e a passi di danza intervallando gli interventi di otto personaggi, incarnati da Michele La Ginestra travestendosi ogni volta in modo diverso. Avvocati, detenuti, personaggi improbabili, tutti legati da un unico comun denominatore: i reati previsti dagli articoli del codice penale!. Ognuno di questi interventi ha lo scopo di portare in scena una storia personale, un dramma intimo da confessare al pubblico, un modo per aprirsi ed espiare le proprie colpe, trovando poi un nuovo inizio e una nuova pace interiore.
Un concentrato di emozioni, di sorrisi, di risate piene, di attimi di commozione, con quel pizzico di profondità che arricchisce il testo.
La maestria della commedia e di un grande attore è questa: commuovere profondamente dopo una risata e l’attore romano riesce ancora una volta a colpire il cuore del il suo pubblico allestendo un testo dai lineamenti sfumati, dove la vena umoristica intelligente passa, come in un gioco di dissolvenze, alla componente più sentimentale intessuta di cortesia e di delicatezza.
Ad accompagnare l’ex Rugantino in tale caleidoscopica e variegata rappresentazione del genere umano sono quattro performer di ottimo livello – Andrea Perrozzi, Gabriele Carbotti, Ludovica Di Donato, Alberta Cipriani -, che nei panni dei detenuti 617, 761, 716 e 167 si alternano fra i brani musicali (ideati dallo stesso Perrozzi e da Salvatore Ferraro), espressioni interpretative e movimenti coreografici (di Rita Pivano) in cui le loro voci potenti e perfettamente incastrate, creano un amalgamarsi di musiche che cullano quasi ogni singolo ingresso di ogni nuovo personaggio.
Infine una piccola nota sui costumi dello spettacolo ideati e creati da Martina Cristofari che da anni fa parte del Gruppo GIAD e che ha partecipato come costumista, e spesso anche come attrice, a tutti gli spettacoli prodotti dal Gruppo.
Info: Teatro Bianconi, Via Fontanavecchia; tel.0761 613695 Mob. 340 1045098 (24h)
sito internet www.teatrobianconi.it / www.gruppogiad.it.; il Teatro Bianconi è anche su Facebook
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Fabrica di Roma, domenica 24 gennaio 2016, ore 17,30
Palarte (via XXV Aprile)
“Fabrica Festival”, rassegna di teatro, musica e danza al Teatro Palarte di Fabrica di Roma, sostenuta con il contributo economico della Regione Lazio ed elaborata con la direzione artistica di Gilberto Nati e la collaborazione dell’ufficio cultura del Comune di Fabrica di Roma e della Pro Loco, presenta:
Comedy Clan, da Colorado Cafè e Made in Sud
Ingresso: 5 euro
Info: www.comune.fabricadiroma.vt
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Montalto di Castro, sabato 23 gennaio 2016, ore 21,30
Palazzetto dello sport (località Arcipretura)
Spettacolo del comico Maurizio Battista in “Allegro? Sì sì… ma non troppo!”
L’ironia, il sarcasmo, l’originalità daranno vita a un imperdibile nuovo show dell’imparagonabile comico romano. Tra domande taglienti, gag e battute brillanti, Battista si esibisce in uno spettacolo all’insegna della schiettezza e della leggerezza. Con la ‘vivace romanità’ che lo contraddistingue si sbilancia in una giungla di controsensi e incongruenze per parlare delle disavventure che ogni cittadino vive quotidianamente, prendendo spunto dall’attualità, dalle difficoltà economiche…
Ospite d’eccezione Manuela Villa che tra uno sketch e l’altro darà voce alle sue canzoni con un imperdibile duetto con il padre, il grande “reuccio della canzone” Claudio Villa.
L’ingresso al palazzetto sarà alle ore 20.00.
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Pescia Romana (Montalto di Castro), La festa di S. Antonio
Piazzale delle Contrade
domenica 24 gennaio 2016, a partire dalle ore 10,30
L’evento è organizzato dal Comune in collaborazione con le associazioni La Bardella, Cavalieri di Vulci, Zero in Condotta, Polisportiva Montalto e la Federazione Italiana Turismo Equestre Trec. Alle ore 11 il corteo, accompagnato dalla Filarmonica A. Ponchinelli Saturnia, sfilerà per le vie del paese
A seguire, alle ore 12,00, sarà celebrata la cerimonia di benedizione degli aniamli, a piazza delle Mimose. Come tradizione, ci sarà una degustazione di prodotti tipici locali con la colazione del Buttero: salsicce, vino, pane e ricotta.
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Tuscania, La stagione del Teatro Il Rivellino
Teatro Il Rivellino Piazza Basile 5, Tuscania Vt
Sabato 23 gennaio 2016, ore 21,00
“Nel nome del padre (Storia di un figlio di….)” di Marco Morandi e Tony Fornari, con una band di tre elementi e la partecipazione celestiale di Gianni Morandi
“ Nel nome del padre (Storia di un figlio di … ) ” è il titolo di un viaggio musicale, suonato dal vivo con una band di tre elementi (basso, tastiere e batteria), nella vita artistica e personale di Marco.
Partendo da un’infanzia privilegiata all’interno di una famiglia costantemente ‘sotto i riflettori’, passando per l’elaborazione del proprio cognome e della ‘condizione’ di figlio d’arte, arrivando ai suoi primi quasi 40 anni con tre figli ed una molteplice esperienza artistica alle spalle.
Descritto attraverso aneddoti, incontri e canzoni dal vivo lo spettacolo avrà come colonna sonora alcuni brani musicali italiani che hanno fatto la storia della musica, scritti da cantautori conosciuti personalmente da un Marco bambino e diventati nel tempo veri e propri riferimenti artistici x lui come Giorgio Gaber, Rino Gaetano, Lucio Dalla. Con un’attenzione particolare ad alcuni storici pezzi del celebre padre che, a suo modo, prenderà parte allo spettacolo…
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Valentano, La stagione del Teatro Il Mascherone
Sabato 23 gennaio 2016 (ore 21,00), domenica 24 gennaio 2016 (ore 17,30)
“Politicamente bugiardi” di e con Gianni Pontillo e con Deborah Caroscioli. Regia di Gianni Pontillo
Un caleidoscopio di apparizioni, scambi, rincorse, inseguimenti, equivoci (…di tutti i tipi), sparizioni, scherzi e micro tragicommedie esilaranti… il tutto attorno ad un variegato intreccio di reciproche, presunte, reali, supposte e desiderate corna. Ma quale può essere il trait-d’union, il mastice, l’impalpabile legante… la colla drammaturgica, insomma, che tiene assieme situazioni, ambienti e personaggi di questa storia?
Info: 335.7518414 . teatroilmascherone@gmail.com
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Le iniziative di Percorsi etruschi
Domenica 24 gennaio 2016: Gli incantesimi di Bomarzo: dalla Torre di Chia alla Piramide etrusca
Info: Daniela 327.4570748; Elena 320.3149587; info@percorsietruschi.it
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Le iniziative di Antico Presente
“Antico Presente” invita a percorrere l’antico tracciato di una via come la Clodia che permette di attraversare e rivivere un paesaggio storico di estrema bellezza sulle orme dei viaggiatori, degli eserciti e dei mercanti di ogni epoca.
Si percorrerrà un itinerario nel tratto che passa da Blera (VT) scendendo lungo il fiume Biedano. Visita alla suggestiva “Cava Buia”, il colombario, il ponte e la torretta medioevale con la Chiesa di S. Sensia, necropoli rupestre di Pian del Vescovo, definita un “alveare di sepolture” per poi risalire all’abitato di Blera. Durata 3 ore.
Appuntamento: domenica 24 gennaio2016, ore 9.30 Piazza Papa Giovanni XXIII Blera (VT)
Condizioni: minimo 15 partecipanti; prenotazione obbligatoria; si consigliano scarpe da trekking.
Costo: per i soci 5,00€ (il costo della tessera annuale è di 10,00€).
Info: Maria Giulia 335 8034198 info@anticopresente.it www.anticopresente
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Le iniziative dell’Oasi naturale WWF di Pian di Sant’Angelo
Sono ricominciate le visite settimanali al Monumento naturale Oasi WWF di Pian Sant’Angelo, un mosaico di ambienti naturali e reperti archeologici unici, nella terra che fu abitata dai Falisci.
Si trova nel territorio dei Comuni di Corchiano e Gallese (Vt). Nell’area, di 254 ettari, la natura si sposa con la storia: il paesaggio è costituito da diversi ambienti con querce secolari, forre boscose e monumenti falisci.
Le visite si tengono nelle giornate di sabato e domenica, a partire dalle ore 10,45, comprensive della sosta nell’area attrezzata per il pranzo al sacco (a cura dei partecipenti); ritorno previsto al parcheggio alle ore 15,30.
Info: Barbara Mariotti, cell 3457576224 e-mail piansantangelo@wwf.it
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Le iniziative dell’associazione ArcheoTuscia
L’associazione Archeotuscia, in collaborazione con il Comune di Viterbo e la Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio, apre al pubblico l’area archeologica di Ferento, a breve distanza da Viterbo, in cui si possono ammirare il teatro romano e i resti delle terme. Visite guidate.
Venerdì 22 gennaio 2016: ore 12.00-16.00
Sabato 23 e domenica 24 gennaio: ore 10.00-16.00.
Il sito
Le rovine della città romana sono la testimonianza di una lunga storia che la vide fiorire per diversi secoli, in particolare quando divenne il centro egemone di un vasto territorio, sede anche di diocesi dalla fine del V secolo fino almeno a tutto il VI, e conclusasi nel 1172, ad opera dei viterbesi, che, dopo una serie di scontri, espugnarono Ferento e la distrussero. Il sito, comunque, continuò ad essere frequentato per attività agricole ed estrattive. Numerose campagne di scavo eseguite nell’ampia zona hanno consentito di riportare alla luce straordinari reperti archeologici e impianti rasalenti all’epoca romana tra cui il monumentale teatro, una strada basolata, l’area termale con mosaici, mentre numerose strutture medioevali sono visibili nei terreni esterni al parco.
Ingresso e visite a offerta libera
Info: www.archeotuscia.it ; 328/7750233; 339.1170592
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