Alcuni appuntamenti nei borghi della Tuscia viterbese: venerdì 9, sabato 10, domenica 11 ottobre 2020
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Viterbo, Festival di musica classica I Bemolli sono blu 2020
Chiesa di San Silvestro, Piazza del Gesù (tutti i concerti alle ore 18)
a cura dell’Associazione Musicale Muzio Clementi con la direzione artistica del Maestro Sandro De Palma
Venerdì 9 ottobre: pianista Marco Scolastra con un programma di operisti italiani quali: Doninzetti, Morlacchi, Rossini, Puccini, Pappalardo, Sgambati, Busoni.
Sabato 10 ottobre: per la linea programmatica dell’Associazione “Giovani talenti”, è di scena il giovane pianista Angelo Nasuto, vincitore del premio Euterpe 2019
Domenica 11 ottobre: opere di Brahms con Silvia Chiesa al violoncello e Maurizio Baglini al pianoforte, nella “Sonata per violoncello e pianoforte in mi minore n.1 op. 38” e “Sonata n° 2 op. 99 per violoncello e pianoforte in fa maggiore”.
Info – 328 7750233.
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Sutri, Beethoven Festival
sabato 10 ottobre 2020, ore 18, Chiesa di San Francesco
“Da Beethoven ai contemporanei” è il titolo del programma dall’atmosfera magica proposto dall’oboista Fabio Severini e dalla pianista Elisabetta Scappucci, in un percorso policromo che partirà dalle Variazioni su “Lá ci darem la mano” di Beethoven per arrivare fino ai giorni nostri con la prima esecuzione assoluta di Arietta VIII di Mario Guido Scappucci. Non mancherà un sentito omaggio a Ennio Morricone.
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Festival internazionale di teatro “Quartieri dell’arte”
Carbognano, Castello Farnese, domenica 11 ottobre 2020 ore 12.00
“Molly Bloom” da Joyce
Diretto e interpretato da Diana Höbel
Di notte, a letto, incapace di dormire, Molly, moglie di Leopold Bloom, ripensa a tutti gli uomini che ha incontrato. Liberamente, senza inibizioni, attraversa ogni genere di fantasie e perversioni, sue o di quelli. È una marea conturbante di immagini che le impediscono di prendere sonno, sulle quali si innesta un altro pensiero ricorrente: la gelosia verso il marito, certamente traditore. Alla fine, però, arriva il ricordo del giorno “…che eravamo stesi tra i rododendri sul promontorio di Howth con quel vestito di tweed grigio e il cappello di paglia il giorno che mi sono fatta fare la proposta sì…”. È il vagheggiamento della vita come è percepita nella prima giovinezza, in tutta la sua accecante forza, quando i colori, i sapori, le sensazioni sono totalizzanti ed estreme. “La mia versione – ridotta – del celebre monologo corre verso la rievocazione di quell’istante. La passione è assoluta. Pura, perché non ancora inficiata dalla consapevolezza della caducità di ogni trasporto, percepita da sensi non ancora saturi. Pura nel pronunciamento del primo, fatidico, Sì, lo voglio…Sì.” (Diana Höbel)
A spasso nella Tuscia nel fine settimana. Gli appuntamenti di venerdì 9, sabato 10, domenica 11 ottobre 2020.
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Grotte di Castro, quel maledetto giorno di fuoco
Dopo il rinvio della settimana scorsa, causa persistente avversità meteo, torna alla carica la passeggiata “garibaldina” dedicata alla battaglia di Grotte di Castro. Una iniziativa del Sistema bibliotecario del lago di Bolsena e della associazione delle “Comunità narranti” per “Sinergie 2020 – Il festival delle biblioteche”. Appuntamento sabato 10 ottobre ore 17 in piazza Matteotti
Quel maledetto giorno di fuoco a Grotte di Castro
Avvenne il 19 maggio del 1860. Ed è passata alla storia come “la battaglia delle Grotte”. In Maremma la vicenda è piuttosto nota. Una pattuglia di volontari garibaldini, sbarcati a Talamone durante la spedizione da Quarto verso Marsala, penetrò l’entroterra passando per Scansano e Pitigliano in direzione dello Stato pontificio. Alla loro testa il romagnolo Callimaco Zambianchi, la cui fama di mangiapreti – dopo i fatti della Repubblica romana del 1849 – lo precedeva. Dopo una sosta a Latera, l’ingresso a Grotte di Castro e lo scontro con i gendarmi pontifici del colonnello Pimodan. Una scaramuccia o poco più. Eppure.
“Comunità narranti”, in collaborazione con la biblioteca comunale di Grotte di Castro “Mons. Antonio Patrizi”, sabato 10 ottobre, porterà in scena storie e voci di quegli avvenimenti. Una passeggiata-racconto con Antonello Ricci affiancato per l’occasione da Simona Soprano, narratrice di comunità Unitus. A fare gli onori di casa, Mariaflavia Marabottini, direttore della Bibilioteca comunale “Mons. Antonio Patrizi”.
Appuntamento in piazza Matteotti alle ore 17.00.
Partecipazione gratuita.
L’iniziativa avrà luogo nel pieno rispetto della vigente normativa anti-covid19.
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Alla scoperta del Castello di Balthus a Montecalvello
Continuano gli appuntamenti autunnali dedicati al Castello di Balthus. Sarà una visita davvero speciale che permetterà di scoprire un luogo unico e di solito chiuso al pubblico, l’insediamento fortificato di Montecalvello con il suo castello che fu la dimora del pittore franco-polacco Balthasar Klossowski de Rola, celebre con il nome di Balthus (1908 – 2001). Il borgo di Montecalvello è situato nel cuore della Teverina Viterbese, nei pressi di Grotte S. Stefano, in quella parte della Valle del Tevere che delimita per qualche decina di chilometri il confine fra Lazio ed Umbria, caratterizzata da un paesaggio ora dolce ora segnato da aspri calanchi, uno dei territori più suggestivi e romantici della Tuscia.
Le origini di questo piccolo insediamento fortificato sono tuttora poco chiare. Si pensa che la sua edificazione avvenne nell’VIII secolo su ordine del re longobardo Desiderio, ma le uniche notizie certe si hanno soltanto dalla prima metà del Duecento, quando il castello risulta sotto la potestà della viterbese famiglia ghibellina dei Calvelli, da cui potrebbe derivare l’attuale toponimo. Venne poi la signoria dei Monaldeschi del ramo del Cane, che già agli inizi del 1400 e nel secolo successivo attuarono la trasformazione da fortezza a palazzo signorile. Ai Monaldeschi succedettero nella prima metà del Seicento i Pamphili con la figura di Donna Olimpia Maidalchini, la potente cognata del papa Innocenzo X, che nel 1654, acquistò alcuni castelli nella valle del Tevere.
Nel 1970 il castello fu infine acquistato dal conte Balthasar Klossowski de Rola, la cui famiglia ne è tuttora proprietaria. Questo grande artista, dall’animo raffinatissimo, fu definito dall’amico Federico Fellini “un signore del Rinascimento”: e la percezione di arcana bellezza che si ha in molti luoghi del Lazio, dove visse per anni, lo colpiva profondamente.
Balthus fu soprattutto uno tra i più originali ed enigmatici maestri del Novecento, il primo pittore che ancora in vita ebbe il privilegio di vedere esposte le sue opere al Louvre. Ancora oggi nell’ultimo piano del Castello, in “soffitta” ci sono i colori, le terre, l’olio di lino, i pennelli lasciati lì proprio da Balthus, che ammirava dalla finestra del suo rifugio, il panorama romantico del fitto bosco di Piantorena, ove un tempo sorgeva un antico villaggio etrusco-romano.
Il borgo – castello di Montecalvello per il suo grande fascino è stato utilizzato molte volte come set cinematografico ad esempio nel 2010 nella serie televisiva per la Rai Preferisco il Paradiso dedicata alla vita di San Filippo Neri, nel 2015 per il film di Matteo Garrone Il racconto dei racconti, più recentemente nel 2019 per Netflix Luna Nera, nel 2020 la serie televisiva targata Rai dedicata a Leonardo da Vinci.
Info: 333 4912669, Anna Rita Properzi Guida turistica e ambientale ecursionistica Aigae (anche whatsapp) o scrivendo all’indirizzo mail: annaritaproperzi@gmail.com
Appuntamenti: sabato 10 ottobre 2020, mattina ore 10.00 e pomeriggio ore 15.30, davanti all’ingresso del Castello nel borgo di Montecalvello
Prenotazione obbligatoria: posti limitati nel rispetto delle norme anticovid19. Al momento della prenotazione verranno fornite tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle norme comportamentali.
Costo: 18€ (che include costo ingresso al castello e visita guidata)
Durata: 2 ore circa
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Le iniziative del Parco naturale regionale Valle del Treja
Sabato 10 ottobre 2020 saremo immersi in un’escursione storico-naturalistica per scoprire e provare le tecnologie preistoriche. Durante il percorso scopriremo come si accendeva il fuoco con le pietre focaie, la catena operativa per la costruzione di un coltello in selce, la produzione del colore, la lavorazione della pietra e dell’osso. Laboratorio pratico: creazione di un amuleto di pietra (1 a bambino). Tutte le Guide impiegate durante l’escursione sono anche degli educatori ambientali con anni di esperienza nel settore educativo.
Anche domenica 11 ottobre la visita guidata si svolge su un itinerario dedicato alle famiglie, allo scopo di sensibilizzare i bambini sulle problematiche ambientali e sui cambiamenti climatici. Grazie ad un percorso ad anello, visiteremo il borgo di Calcata, scenderemo al fiume e saliremo al sito medievale di Santa Maria, con il suo belvedere su Calcata vecchia. Qui faremo una sosta durante la quale i bambini saranno coinvolti con giochi e attività ludiche e pranzeremo al sacco.
Discenderemo nuovamente al fondovalle per prendere il sentiero che costeggia il Treja; attraversata la strada provinciale proseguiremo fino al ponte sospeso, dove ci fermeremo per svolgere delle attività. Dopo aver visitato i resti di un antico santuario falisco, torneremo a Calcata attraverso un sentiero differente.
Appuntamenti:
Sabato 10 ottobre, “Escursione preistorica” – appuntamento ore 10,30 al parcheggio comunale di Calcata Nuova; informazioni e prenotazioni: Viaggiare in Natura, Giulia Ruvìdi tel. 328 4385758
Domenica 11 ottobre: “Il rumore del silenzio” – appuntamento ore 10,00 in piazza Roma, a Calcata Vecchia; Per informazioni e prenotazioni: Midas Art e Craft, Daniela Russo tel. 347 5463979
La prenotazione è obbligatoria.
Info: www.parchilazio.it/documenti/news/visite_guidate_2020_web.pdf
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Torre Alfina (Acquapendente): Bosco del Sasseto
Domenica 11 ottobre 2020 la fata Smemorina guida una passeggiata alla ricerca di tracce e indizi degli animaletti che vivono nel Bosco del Sasseto, “alberi animati”, rocce maestose, tronchi abitati da animali misteriosi, caverne abbandonate.
Racconterà inoltre la storia di tutte le storie, fino a farci entrare in una fiaba vera che parla del Bosco e di Torre Alfina, e scoprire come si vive in un libro di fiabe, nei cui racconti ci possiamo perdere liberando la fantasia
Appuntamento: ore 10.00 al piazzale Sant’Angelo, 19, a Torre Alfina, presso la biglietteria del Bosco del Sasseto.
Dalle ore 10.15 alle 12.30; percorso medio-facile, adatto a bambini, anche inferiori ai 6 anni, ma non adatto ai passeggini.
Al termine della passeggiata, dalle 14.00 alle 17.00, con ingresso scaglionato in funzione delle prenotazioni, appuntamento tematico per bambini al Museo del fiore, dedicato alla conoscenza delle piante e degli animali che popolano il Bosco Incantato tramite giochi e brevi laboratori.
La durata è di circa 40 minuti ed accoglie al massimo 6 bambini per volta.
Costo della passeggiata: ordinario € 10.00 – ridotto (5-12 anni) € 8.00 – gratuito
Costo della passeggiata e del laboratorio SOLO per bambini: ordinario € 12.00 – ridotto (5-12 anni) € 12.00 – gratuito
Info e prenotazioni: boscodelsasseto@comuneacquapendente.it; 0763-719206 – 388.8568841 (anche whatsapp)